martedì 11 settembre 2012

...coincidenze, le chiamano così ... !




'che non sanno quale seme sta nelle parole, né quale amore sta nel tempo dell'attesa, né dell'attenzione, nella perizia del coglier l'occasione guidati dall'istinto con quel lume di ragione che si può tenere a bada fidandosi si sé ...










Arqual - E' il corpo della donna che mi muove, sono la sua carne, ma non le conviene. Ancora teme, ma è più nel suo pensiero, in quello che ha creato intorno al resto, quell'immagine di idillio che la frena dal sopportare la sua volontà : me. Ma io ci sono e son più viva in questa bolgia di bestie mascherate di ragione e dove punto gli occhi, vedo e sento e Lei sorride ... Fiuto l'aria, mi tiene a bada con la sua mano saggia sulla spalla mentre mi rammenta ciò che ha creduto ed ora è pronta a vedere quel che veramente è.
Finge sorpresa, evita il contatto, sorride arretra, ma già ci sono io in Lei e siamo a caccia insieme di quella che è la verità. Eccola, mi ha vista, ha sussultato, quindi mi conosce ! Volta il suo muso e cerca protezione nel gregario : l'ho già sottomesso -" non puoi chiedere scampo a lui !" che allarga gli occhi, non può credere d'avermi vista e non può credere quanto sappia mettere in difficoltà il suo capo branco, lui oltre che lei !
Ora che ci muoviamo insieme, le vien da ridere, si mostra : quanto mi piace il suo gioco ingenuo, non ha furbizia, è compiaciuta di quel che fa, ha la malizia di una donna nuda che sa cosa vuol dir pudore !
Ancora arretra, frappone chi la ama al suo dolore, che ora sa di nulla e usa parole come un manto per nascondere che quel che ha può essere travolto come briciole di roccia, se solo la mia donna, che è Acqua, si concedesse d'esser rivolo !
Ride, mentre io provo ancora per accertarmi quanto sia forte il mio potere fendendo gli occhi di chi Lei ha temuto e, nei pensieri, osannato fino ad oggi : " hai visto ? nemmeno le hai rivolto la parola e si contorce nella sua paura ! Sa di essere indifesa e cercherà conforto alla fonte del dolore ... sostegni d'aria in un mondo piatto ..." ma già Lei sì è voltata, e saluta distrattamente con l'accenno di una mano: " ( è tempo perso !!! ) Andiamo ! Vediamo là che c'è !! " ....

venerdì 7 settembre 2012

... non paga solo la Domenica !

Esco, per forza, per far contenti i miei figli, per non sentirmi in colpa per non esserci, per sentirmi meglio. Vivo qui, qui dentro, dove non ci sono confronti, dove il mondo arriva di sguincio, dove il contatto è virtuale, senza complicazioni, dove posso sparire senza avvisare, non farmi sentire, non parlare, alienarmi ...
... poi esco, e le vedo, le gambe abbronzate, i sandali ai piedi, le spalle scoperte, gli occhi luminosi, i sorrisi, le risate e mi chiedo dove io sia finita, dove sia il mio coraggio, dove la passione, l'entusiasmo, la vitalità e non è invidia, credo sia il piacere di vedere che il mondo gira e io posso guardarlo da dentro sorpresa di provare struggimento, senza voler essere toccata ... proteggo la mia empatia, non ho voglia di vita, sono ferita, delusa, umiliata e non ho la forza, non l'ho più per curarmi con le mie parole e quelle degli altri sono stagni inermi, inerti, ambizioni di flutti come code di carpe che crepano la superficie per trovare rimedio alla loro asfissia, o la mia.
Amo qual che raccontano di loro, al contrario di quel che vorrebbero da me, ci credo, li vedo, li sento e m'avventuro con gli occhi sinceri, ingenui, fiduciosi e attenti di un bambino che ascolta rapito la voce dell'anima di qualcuno che non teme, ed è così, fino alla fine se, nonostante tutto, tutto, rimane sincero: un viaggio di andata e ritorno perché ormai non lego più la mia vita a nessuno, non lascio strascichi, non trattengo nulla ... ma, ma, se solo avverto l'intento di qualcosa che va oltre il racconto, un motivo, un ombra, il cigolio di una discrepanza dal ludico bisogno di dir di sé, ecco comparire la mia distanza come un vetro spesso quanto questa diventa, ad ogni colpo di falso : una crepa ... lo vedrai, se vorrai, negli occhi miei che si spengono di luce e se non capirai, lo vedrai, se vorrai, 'che non ti guarderò più e mi vedrai, e dovrai, come statua di sale e sangue, specchio di ogni bassezza che hai avuto l'ardire di fare a mie spese ... preferisco il silenzio, il niente, 'ché ogni tuo gesto, ora, ogni tua parola, ogni cercare di me un sorriso non è più un dono, ma patetica elemosina, viscida moina, ennesima richiesta di ciò che non hai custodito, di ciò che hai sperperato, di ciò che hai sciupato ... mi rimane l'infinito ... rimango a guardare, sia mai ...!!!

lunedì 3 settembre 2012

...ogni volta !!!


 ...è feroce questa inquietudine, quando non so come tenerla a bada, quando non posso abbandonarmi all'ozio o buttarmi a capofitto in quello che devo, in quello che voglio, ne distrarre le mie mani fra i miei giochi ... leggo, leggo e non penso, non penso a me, ma tutto mi richiama mentre passo il tempo a nascondermi evitando il mio riflesso nello specchio, 'che non sono io quella che vive ora nel mio corpo ... sarà la pioggia o il tempo cupo o il libro che sto finendo a riempirmi di quell'angoscia cupa delle cose che già so e non ho tanta voglia di vedere o la mia voglia d'arrivarmi in fondo, almeno per non trovare scuse o per afferrarne Una, l'Unica che mi tiri fuori ...

.... incuneata nel silenzio mio, son come fiori e cielo chiaro il pensiero di un'amica, l'offerta di lavoro di un amico e di un curriculum che ho tenuto caro sperando proprio di passarlo a lui !!!

... ricomincia così la mia Vita ... ogni volta !!!!