… Ida disapprovava l’abisso mio profondo di generose possibilità …
… Marco, a volte adorabilmente diretto, disegnava cornici per aria e cerchi sui muri per farmelo capire …
… non c’è modo per spegnermi il Cuore, lo sono tutta e dilago come acqua, sgorgo e fluisco, mi riempio, corro e precipito tra inquietante euforia poi mi fermo … mi fermano, ci provano … e sono già in alto mare, rapita dal mio mondo è persa…
… persa …
persa.
E’ lì, in mezzo al niente e al tutto, che la Vita fa ardere l’anima e non arriva l’Eco del Vento; lì morirei ….
… e non posso …
… forse perché c’è altro … Ida mi insegnava a chiudere i cerchi, Marco a trovare i confini …
… evaporo come acqua al Sole…
…il mio posto è un eremo nei boschi
Lassù, al riparo dall’ insolenza del mondo, posso aver tenerezza per ogni ferita che ho voluto per esser statA MARE …