... avevo pregato perché smettessi d'oscillare
così
vorticosamente
rapita dal delirio del tutto, dall'abisso niente
... sentivo il mio dolore e medicavo il mondo
e mitigavo la rabbia che implodeva dentro
lacera la mia anima
costrinta in argini innalzati a mia difesa
brillava
ardeva
pulsava
... ecco chi divenni, Me.
... e lo ringrazio per avermi ascoltata
così
ingiustamente
so di essere una metà
... sento il mio dolore brinare dalle labbra
e la vita fluire senza forza
...
...
...
son rimasta solo questo nel guardar chi ero e non mi riconosco ....
Ciao Silvia, risentirti e leggerti è un piacere immenso, senza fine. Scrivi perle che brillano sempre d'immenso. I miei complimenti
RispondiEliminaMaurizio
Riconosciti almeno in queste parole che ti rendono...e anche il vento parlerà di te!
RispondiEliminaBaci
Ti si riconosce in ogni angolino, qua.
RispondiElimina@ Matteo, il più bel complimento! Soprattutto perché posso chiamarti per nome, qua !
RispondiElimina@ Maurizio ... vengo spesso ad ammirare le tue foto e le tue parole, ancora, almeno quando desidero un attimo di pace e dolcezza ...
RispondiElimina@ Roberta, troppo buona !