scopre ignominiosamente le mie fragilità ...
... e ho riposato ai piedi del mio salice frondoso
saldo sulle rive dell'inquieto Marvel,
ne amavo l'impeto
e la sua voce che mi rapiva oltre i miei limiti
e la paura e la fatica erano tutto e nulla insieme
ed ero io
quella che s'abbandonava tra le sue braccia forti e fresche
ed ero io senza timore
acqua nell'acqua
dove per tutto c'è una soluzione
ed ero protetta ed ero voluta
ed ero confusa ed ero io ... ed ero altro quando ne uscivo e d'acqua mi restava impregnata l'anima ....
....
... e ho riposato sui prati al limitar del bosco
con gli occhi pieni di ricordi e di mancanze,
ma la mia voce diventa un suono che non puoi capire ...
cerco rifugio, un posto dove la Vita scivola senza peso,
dove io possa leccare la mia carne senza pelle
e nel mutare restare il più fedele a quel che sono
e nel coraggio di affacciarmi al Mondo, avere la certezza di scoprire altro .... altro di me di cui innamorarmi ancora .....
Si diventa pignoli ,oppure lo siamo sempre stati, non si sceglie un bosco per caso, ne ci si porta qualcuno per caso, cercare di cambiarci e' il delitto peggiore che possono e possiamo infliggerci.
RispondiElimina