... la luna si alza piena nel cielo, sbucando dalle cime dei pioppi, appannata da uno strano presagio. Relor è con me, in un branco che non è più il nostro; ci allontanammo con garbo quando capimmo d'avere una tensione diversa per la vita e ogni tanto torniamo per una breve visita, per dare maggior valore alla nostra scelta. Passa il tempo con i giovani del raduno, poi, incomprensibilmente s'avvicina al gruppo degli adulti, probabilmente avverte che quest'incontro ha un altro sapore rispetto al passato....
Un ululato squarcia il brusio, è la richiesta di Valdo, Ever è stato attaccato. Il silenzio m'avvolge, mi chiudo , tra mille domande non riesco a rispondere e chi mi conosce mi forza per comprendere, per dar voce alla mia paura, perchè il volto si trasforma e fa paura. Un'ennesima richiesta è sufficiente per uccidere l'armonia dell'equilibrio, ringhio infastidita, ho bisogno di pensare da sola, ho bisogno di salvarmi da quel che temo di non aver fatto, dalla colpa di non essere già al fianco del mio cucciolo e ho bisogno di vedere, di sapere, di fare tutto quello che posso per il mio cucciolo fremente.... Ever ha sempre messo alla prova la mia capacità d'esser madre, l'unico dei cuccioli capace di mettermi in discussione. Lo partorii incoscente e nel vederlo così bello e sereno al mio fianco, dopo il mio risveglio, ebbi rabbia rinnegandolo più volte finchè nuovamente non persi conoscenza ed in quel sonno nascosi tutto il mio dolore. Nessuno mai avrebbe più dovuto toccarlo, forzare il suo mondo, non comprenderlo io ero pronta ad azzannar chiunque anche il più vicino al mio cuore ... L'unico cucciolo cui ho permesso di schiacciare il senso d'onnipotenza, l'unico cui ho permesso di toccare il mio senso di colpa, l'unico in cui rivedo le mie ferite, l'unico che mi tiene fuori dal suo mondo ....
Corro con Relor al fianco verso la collina, per quanto posso trattengo i miei pensieri, ma lui assapora l'aria e mi conosce bene, ringhia e sbatte le zampe sul terreno per scaricare la rabbia, corre più veloce di me e, nel tempo della distanza che mette tra noi, penso che alla fortuna di sentirlo già così grande e sento l'amore, che non ho mai provato, d'essere un fratello ....
Valdo è al fianco di Ever, non mi lasciano entrare nell'antro, mugulo forzando un sorriso appena i suoi occhi arrivano nei miei, risponde con lo stesso sorriso, mi conforta....
Il tempo passa, ma non posso cedere allo sconforto, Valdo mi tiene vicina quando avverte che la forza vacilla mentre mi racconta dell' enorme dolore del nostro cucciolo. Lui c'era ha visto tutto: non ha esitato, è arrivato allo scontro impavido e sicuro, l'altro era due volte più grande...un colpo, netto e deciso ed Ever è rotolato al suolo ... nessuno ha mai visto piangere Ever, lui nasconde paura e dolore, lui nega a chiunque di vederlo soffrire, lui non può dimostrarsi fragile è come sua madre ... ma lì, in quel momento, niente poteva essere nascosto ed io solo so quale tormento non solo fisico può aver patito ....Posso entrare, Ever dorme, lo accarezzo,la mia voce si trasforma nella quiete del bosco, nel vento leggero che sfiora la pelle " sono qui cucciolo mio, sono qui per proteggerti", dorme, posso tracciare con le parole il suo futuro, la voce è profonda come il ventre della terra dove vive il Saggio " sarai forte e coraggioso, sarai fiero di te, in questo tempo che cambia avrai il tempo trovare la tua strada, io sono al tuo fianco, sarò il tuo sostegno e ti spronerò" Mugola e sorride ancora ad occhi chiusi. "Ti voglio bene" e mi sorprende con un sorriso dolce e torno ad esser Madre mentre mi dice per la prima volta "anch'io!"....
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Silvia, grazie x i commenti che hai lasciato da me. Quando passi, mi fa enormemente piacere, ma non per un commento in più. Solo perchè sei tu.
RispondiEliminache brutta disavventura !
RispondiElimina@ Nicole! passo sempre! Che bel complimento !!!! T'abbraccerei forte
RispondiEliminaQuando poi.
RispondiEliminaQuando dove.
Tu.
Tra un plenilunio e l'altro.
Tracce di passaggio.
Con affetto
Clohard