venerdì 19 giugno 2009
... semplice, troppo semplice per me !
"Non puoi pretendere da chi non può dare" è la mia voce in una realtà benedetta e benedetto il Saggio e il suo ritorno che mi lega all'infinito.
Arqual si arrende alle sue dolci mani, il cuore riposa, sciolta è la sua rabbia.
"Dov'eri?" è sfinita, ma consapevole dello scempio consumato intorno.
"Non ho potuto, Unica, mi hai imposto il silenzio, m'ha convinto di voler agire senza il mio aiuto, hai detto che soltanto priva d'ogni coscienza ed ogni umana mediazione avresti potuto affrontare Ferrel e renderti conto delle sue capacità. Dolce, dolce cucciola mia, stravolta dal dolore. Acquietati, riposati al mio fianco. Non fa nulla; hai alimentato col tuo sogno la speranza, sei stata forte e comprensiva, docile e libera, compagna e amica. Sorrido, lo sai anche senza vedere il mio volto, io sono te e tu me, sorrido di tutti coloro che credono tu sottovaluti....bambina mia, ora sorridi !"
"Sono felice per il tuo ritorno, non posso stare senza te"
"... ed io, senza te!"
Sorridiamo, sorrido mentre il pelo svanisce lasciandomi accucciata vicino al fuoco e il Saggio carezza i miei capelli calando il cappuccio sopra il volto "Domani ti aiuto amore mio, me, torni sul ramo del carrubo!"
... e rotoliamo al suolo bagnando di rugiada d'erba soffice le nostre risa ...
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...quanto è nera la saggezza,a snocciolar granati su un ramo di carrubo,il pelo svanisce,ma il lupo rimane sempre il lupo,fedele e leale anche a se stesso.....
RispondiElimina@ si, NERO, ed è tutt'altro che rassegnazione, sono questa e quello ed altro e me, mutevole e costante come l'equilibrio della Vita ...
RispondiEliminaSono felice per il tuo ritorno, non posso stare senza te"
RispondiElimina"... ed io, senza te!"
Ciao Silvietta, Massimo presente !
Ti auguro un ottimo week end..