mercoledì 22 giugno 2011

... bella vita ...


Pensavo a mio padre , stasera,mentre lavavo i piatti.
M'è arrivato improvviso il suo volto, nel mio e ho sorriso lasciando andare quella smorfia, la stessa che faceva quando si impegnava fortemente in qualcosa ...
Era bello mio padre, anche coi baffi; sembrava un altro, sì, un pò come certi suoi amici sardi e forse li faceva crescere, ogni tanto, quando andava da loro e a casa non veniva il fine settimana. Era bello mio padre, anche più dell'uomo di fianco a mia madre durante il giorno del battesimo...
Era bello, ma il giorno che notai, forse per la seconda volta, che quel muso da impegno era ridicolo, me lo ricordo ancora; glielo dissi e mi dispiacque d'aver percepito un malcelato imbarazzo che impercettibilmente gli mosse gli occhi, facendo sparire nel fondo il puntino nero e poi fuggirono altrove e di nuovo piegò la testa dentro il suo " lavoro".
Nell'attimo di un respiro m'insegnò a preoccuparmi delle mie parole e dei miei pensieri ...
però faceva ridere così, in una calda e ventosa estate sarda, molle e pacifica. Lui, la bocca arricciata, gli occhi a fessura increspati fitti verso le tempie, la fronte, per forza, corrugata in mille strati, le mani che litigavano a pelo d'acqua in una bacinella azzurra, stava solo facendo un nodo di bava sull'amo !!!

venerdì 17 giugno 2011

... eclissi di Luna ...


... di un risveglio, forzato dalla coscienza, dalla ragione che mi fa smettere di credere nei sogni e peggio ; un ultimo pensiero febbricitante e convulso che, come un singulto, ribadisce in modo sconnesso quella marea trattenuta a fiotti nello stomaco ...
Apro gli occhi su questa pelle che per natura ho trascinato sino al fondo per quanto abbia mirato all'infinito e mi guardo, con severo imbarazzo ...
... con dolce pietà ; ultimo baluardo di un amore che ricaccio dentro.

Un eclissi, l'ultima, per nascondere chi sono, per compatire le ferite e poi tornare ad essere feroce verso tutto ciò che può distogliermi dalla solidità di questa terra ... è una scelta, infelice, che lascia nella bocca il sapore di una libertà senza confini e quindi : taccio.

giovedì 2 giugno 2011

... osmosi ...


... " per apprezzare la vita ci vuole un gran cambiamento " ... !!!!

... sono come seme che si radica nella Vita,
non mi turba penetrare e suggere ed esplorare,
detesto l'illusione di un terreno fertile che mi fa spendere energie per poi non nutrirmi,
come un rifiuto,
una bugia che copre, per quanto può, una realtà sterile ...
sarà questo il mio lato oscuro ?
E poi ? Già sapeva l'istinto, ma ho dovuto perdere la ragione per tornare a ragionare e vivere d'istinto, al buio ...
per godere della luce, per quando i miei occhi possano abituarsi, ma sempre, sempre, sulla mia pelle ...