giovedì 31 gennaio 2013

... avevo voglia di sentirti ...


... ho chiamato Barbara per rassicurarla che la tempesta è passata e per sapere come sta ... ho sorriso quando mi sono resa conto che non avesse capito quanto fossero miserrime le acque in cui mi trovassi: va bene così ! Sta bene, la sua voce è serena e tranquilla, non ha sbalzi né eccessi mentre mi parla, a parte il solito esplicito parlare di pratiche sessuali, che mi imbarazza e mi fa ridere: siamo così diverse in questo, che riesco a godere del privilegio della sua libertà quasi con vanto !
Poi mi chiede di Mirca, perché l'ha sognata ... le rispondo come l'ultima volta : " Non la sento più: mi ha chiamata per il compleanno, le ho mandato un messaggio per il suo" e comincia con la sua dolce paternale sull'amicizia che è come un amore, che non va bene e lì comincio la mia  solita filippica che parte dall' oggettività che il mio pensiero va a lei, ma non ho voglia di chiamarla, non sarei sincera, che non riesco a perdonarle d'essersi pulita l'onore mettendomi in una situazione di merda, che non sono pronta e non è questione di orgoglio. Riesce ad inserire qualche smozzicata parola per avvalorare la mia tesi che "se ci tieni, insisti " mentre erigo un muro sulle parole che mi ha riferito pronunciate dal marito, convinto che io la stessi plagiando e che le persone come me sono deleterie per i bambini, quindi l'epilogo:  "che stia sereno lui e lei con lui, non voglio un rapporto segreto che escluda gran parte del suo mondo". Abbozza e aggiungo: " La penso tranquilla " Ride: " ... vuoi fare l'ignorante ?! " " Sì, preferisco essere ignorante" e aggiungerei " che dire quello che provo", ma per lo stesso motivo, nel tempo di questo pensiero faccio silenzio e ritorno al suo sogno " Allora, che hai sognato ?!"
" Era nell'acqua, non l'ho vista in faccia, ma so che era lei perchè c'eri anche tu !" Non ce la fa a dissociarci, non riesce proprio ! Loro, le mie prime amiche, talmente in antitesi, forse gelose una dell'altra, ma in silenzio per il Bene mio e non c'è volta che Barbara si risparmi di chiedermi di lei; non se ne capacita. " Ah, sì ? c'ero anch'io?!" " Sì, eri un puntino lontano !" " Quello che sono ora " ... non va oltre le parole ... " Lei era immersa fino alla vita e guardava nella tua direzione, magari ha bisogno di te " " E io ci sono " . Poi avverto nella sua voce il fulcro di ciò che la rende così solida, arriva la Vita e con una scusa mollo la presa: " ci sentiamo presto Babi " " Si, ci sentiamo presto !"
Sono un puntino lontano, Babi, bloccata in un mondo in cui non riesco a prendere il mio spazio, in cui  preferisco crogiolarmi nell'apatia e sentirmi vittima dei bronci che prendermi la responsabilità d'essere felice ... scrivo di cose talmente concrete che preferisco tenerle segrete perfino ai miei fogli ...  ho bandito le emozioni, ragiono con la testa e il cuore, il cuore ... il cuore, Babi, è quel puntino lontano ....