mercoledì 30 maggio 2012

il nuovo tempo ...

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...
Quel che ricordo è di aver deciso di andarmene.
Avevo attraversato il Mavel, avevo scalato a mani nude la roccia ed ero giunta in cima. Lassù c'era il nulla, una vasta distesa di nulla soffocata da un cielo plumbeo e fermo che sembrava schiacciare il suolo . Sgomenta per la fatica, per ciò che l'istinto mi mostrava, per l'assurda realtà che con la ragione non avevo contemplato, voltai le spalle e con tre falcate raggiunsi il vuoto preparandomi a ficcarmi a mani giunte nel fiume. Lassù nulla aveva il mio odore, il mio sapore, la mia voce non aveva suono, nessun' eco, nessun senso, nulla sapeva di Vita, nessuna speranza, nessun ricordo d'amore, c'era solo l'inquietante silenzio della fine, l'umiliante silenzio del distacco, vuoto, vuoto come l'ignoranza altezzosa, ottusa e svilente. Io, io me ne andai, Arqual rimase lassù inghiottita dall'abisso, prostrata e umiliata, compromessa, mortificata. Ebbi più pietà di me che di lei, non volle seguirmi, non potevo restare, non c'erano risposte per me, non avevo più domande e dovevo tornare, tornare e capire. Per quanto ancora avrei dovuto sopportare il tormento di quella visione, quanto tempo mi sarebbe voluto a riempire quel vuoto, quanto sarebbe valsa la pena restare e darmi da fare mentre un'intera vita aspettava il mio ritorno. Non era un addio, di quello non ero ancora capace. Scissa da Arqual piombai nel Marvel supplicando il Saggio di riportarmi a casa.

...
" E' un Uomo ! "
" Sì, è un Uomo !"
Nabilè e Natila bramivano e chiocciavano con la stessa soddisfazione, con quel senso di armonica speranza che apre il cuore e gli occhi ad un nuovo viaggio. Sono ancora avvolta dal torpore della sconfitta, sono ancora dove sono giunta, nascosta in questo che credo essere il luogo più segreto del mio giardino : riconosco l'odore famigliare, riconosco lo scosciare dell'acqua del Marvel, riconosco le fronde che paiono lambire il cielo, riconosco questo soave silenzio. Non so come sono giunta qui, ma loro sanno sempre come trovarmi ed io come farmi trovare da loro. Devo aver parlato durante il buio, devo aver lasciato tracce del mio dolore intrise dell'unica speme che spinge ad esser viva e qualcuno, qualcun'altro, le ha seguite fino a qui.

mercoledì 23 maggio 2012

... rumors ...

... è solo un giorno di ordinaria insoddisfazione, uno dei soliti giorni che prevedo mi arrivino addosso e attendo ... non mi muovo, lo sento ansimare atterrito in ogni angolo del mio pensiero, s'aggrappa a tutto ciò che non ho ancora risolto e pungola la mia attenzione ...  per pietà gli concedo d'armarmi la mano e ne seguo il delirio : brevi perifrasi incompiute, slanci che affondano nel nulla e cornici e fiori e mi alzo ... magari fumo, magari mangio, magari pago pegno alla mia coscienza stendendo i panni che nessun altro si dispiace veder accartocciati nella bacinella ... Non è solo questo tempo poco convinto d' essere primavera, lo sono anch'io; troppo stanca di dar fondo alle mie energie come una spugna strizzata che non trova acqua di cui impregnarsi ancora e succhio gocce di pensieri, rivoli d'emozioni  ... ed è un dono quando basta questo a potermi pensare diversa, ascoltare in me quel qualcosa che vibra del pensiero di altri, altri me, altre menti, altrimenti, o , altri modi, altri mondi, alieni e congeniali, geniali differenze che assomigliano che somiglino ad una parte di me .... Ho fame, fame d'emozioni che perdurino cangiando,  sfumature complesse di colori primari che mi lascino l'imbarazzo di non conoscerne il nome e mi inducano al bisogno di creare metafore per poterne condividere il sapore, il fremere della mia anima, della mia carne, per fermare i pensieri in un'immagine che abbia vita propria, non più mia, fino al momento in cui sentirai il piacere di rendemela ...
Non ero destinata a perdermi, scelta per indomita volontà, incrollabile tenacia, speranza, fiducia e fedeltà al proprio valore ... capita che io venga meno ai tuoi propositi, madre, credimi, per quanto possa apparire folle, anche questa è una mia scelta ... e, TU, lo sai !

giovedì 17 maggio 2012

... il principe e la fata ...




...e già sento fremere la carne,
riempirsi le vene di quella calda fame che trattiene
e osa, oso,
essere irriverente
senza il pudore di scorgerne i confini,
e m'inebria e m'innamora
nutrendomi  delle parole sue, dei suoi gesti inaspettati
e quelli con i quali mi ammaestra e mi addolcisce
e quelli che lasciano che sia quella che sono ...
...non c'è menzogna, non c'è promessa, E'.



...
... appoggiata alla cornice dello specchio, il mio signore domina e guarda quanto è forte l'affondo e come prova ogni resistenza sulla mia bocca che brama e il pudore del mio collo che si piega ....
...



lunedì 14 maggio 2012

... quando indicano la Luna ....


  gli Stadio e Noemi : La promessa 


Come primavera sei per me 
dolce il mio regalo inaspettato 
se prima di te la parola amore 
non aveva più significato 
Come un'alba schiudi gli occhi miei 
e con i tuoi mi fai vedere il mondo 
quando non ci sei vivi nei pensieri 
io aspetto unicamente il nostro incontro 

E quando arrivi il cielo si apre in un secondo 
e dentro al tuo sorriso io mi perdo 
risplendo nel tuo sguardo 
ringrazio il cielo per averti accanto 

Io non ti deluderò lo sai 
voglio dirti che sarò capace 
di proteggerti e di difenderti 
se un giorno il buio insidierà la luce 

E quando arrivi il cielo si apre in un secondo 
e dentro al tuo sorriso io mi perdo 
risplendo nel tuo sguardo 
ringrazio il cielo per averti accanto 
Ti prendi di me ogni cosa e non mi togli niente 
vorrei capissi quanto sei importante 
ti voglio adesso e sempre 
è questa la promessa che io faccio a te 

Dammi le tue mani prendi il mio respiro 
siamo cosa sola ormai 
dimmi che domani bruceremo il sole 
solo con la forza dell'amore 

Perché quando arrivi il cielo si apre in un secondo 
e dentro al tuo sorriso io mi perdo 
risplendo nel tuo sguardo 
ringrazio il cielo per averti accanto 
Ti prendi di me ogni cosa e non mi togli niente 
vorrei sapessi quanto sei importante 
ti voglio adesso e sempre 
è questa la promessa che io faccio a te 
che io faccio a te.




... io guardo la Luna !

giovedì 10 maggio 2012

... come sto ?!


senti ?! riesci a sentirmi ?! senti quest'aria lieve e fresca che mi sposta i capelli sul viso e lo carezza di nuovo per scoprirlo e sorbire gli occhi miei e la mia bocca ?
vedi ?! non c'è rumore di passi al mio passaggio ma gli sguardi si posano come un inchino sulle mie spalle, sulle mie mani, sulla mia vita e si rialzano sorpresi dal fiotto d'un sorriso trattenuto..
 ... e m'accompagnano i pensieri mentre sciolgo i nodi, che scivolino sulle caviglie ... fino al suolo ...
 io sto
 nell'Ora  ...




martedì 8 maggio 2012

... eppure ...

... una vertigine ...
e non so più parlare, 
distratta da questa brezza dolce che mi accarezza,
e bacia ogni mio pensiero,
attende e cerca
e mi trattiene fino che ne ho voglia
e mi lascia andare solo quando ho riso
come sapesse ...
come sapesse di ogni mio ritorno ...


mercoledì 2 maggio 2012

... per tutti i tuoi giorni lieti ...

... mi si rovescia addosso la malinconia
come un grumo di dolore senza voce
così improvviso e fuori luogo d'esser certa sia legato a te :
" tu, in questo momento, sei felice "
ingoio ad una ad una le mie lacrime
rassicurandole che ogni bene è un bene
sono stata perché tu potessi essere
è così che deve andare
sento
ancora sento che s'impiglia alla tua vita il mio sorriso ...