domenica 27 settembre 2015

... Manu ...

... sono passati 21 giorni, Manu e sono un disastro a gestire dolori che non sono solo miei. Non so come muovermi, non so che fare e mi perdo tra quel che vorrei io e quello che vorrei fare ...

Tollero braccia dello stesso dolore e bocche intrise del tuo nome
sorrisi distratti di ricordi felici o domande che carezzino il cuore
Voglio amene presenze in cui tuffarmi di pianto
e risorgere per riprendere respiro
pesante,
come i miei occhi gonfi
come se l'aria volesse restare nei polmoni ...

... non potevo crederci, Manu, ho pensato ad uno scherzo, uno scherzo idiota e macabro, ad uno sbaglio e ho avuto paura, poi sgomento, poi rifiuto, poi domande, poi è vero ... cazzo, è vero, Manu ...

e m'han spogliata, Manu
mi hanno sbattuto in faccia il mio dolore come se fosse niente,
senza il diritto di avere, nell'annuncio di una tragedia,
l'amaro lenito da una voce dolce rotta dal pianto ...l'appartenenza, il sangue del nostro sangue ... il nostro noi ...

.... e ho pensato a mio padre ...

... e quello era mio e mio tutto il dolore ...

e ci hai fregato, Manu ! Lasciatelo dire ! Che il mondo lo tenevi tra le mani e a piene mani ti spargevi nel tuo mondo ... come se mai potesse essere finito ...

...

Sono un po' persa, sai, sento il bisogno di non lasciare solo chi hai lasciato e mi ritrovo inadeguata come dita che sfiorano le guance e temono di esser ruvide ....