lunedì 8 maggio 2017

... fuori ....

... se nel tempo ho guardato le vita degli altri da una finestra, ora di certo, sono affacciata da un minuscolo oblò nel sottotetto ... distante
distante dal suolo, dalla realtà, da me ... sento, sì, ma dissociata
applaudo, sì, al vostro entusiasmo
m'addoloro, sì, alle grandi tristezze,
ma giusto il tempo di sentire, poi fuggo
Sono in una soffitta dalla quale non ho voglia di scendere benché mi sia stretta, mi rassicura dalla fatica ....
ho smesso di fare fatica
ho smesso di essere
fatico e non sono
mi sono distante
come se nulla di me valesse la pena
come se "comunque" fosse sbagliato
come se troppo vicino fosse sbagliato e troppo lontano fosse decisamente meglio.
Meglio distanti, anche se fa male
meglio così, in questa vita da non viva, dove vedo la Vita girarvi  intorno
e la mia fatta di doveri ai quali rispondere ....
Riposerò un giorno e riderò di me forse con tenerezza, forse con astio per aver preferito non lottare, per essere di nuovo trascinata, senza remare, senza sistemare le vele ....
... senza me .