giovedì 6 febbraio 2014

... anxia ...



ed eccola qui
furtiva e rapida come solo lei sa essere;
germoglio strano che si nutre di quello che c'è, di quello che rimane segreto, di ciò che arriva ad essere pensiero e non trova il coraggio o forma o rapido tempo per esser quel che è ...
Mi è nuova, non è spirale né buio né disperazione,
frena il respiro, m'appesantisce il cuore
...
" questo è il Mondo Mio !"

ed è , lei, un riverbero di voce ... niente più ...
...  l'ascolto per un po',
il tempo di sentirla, di sentirla su di me,
il tempo che si distragga,
non importa che mi afferri la gola e svuoti con le su mani avide il mio stomaco,
non importa se travolge la mia mente come un uragano turbinando macerie di " dovrei" convinta di costringermi a guardare il vuoto e a sentirlo come fosse me ...
...
"Io sono.
Io sono qui.
Sono qui e ora "
...
Lei ha il suo modo strano per ricondurmi a me, farmi notare che tutto il mio silenzio ha bisogno di parole, che ho diritto di proteggere chi sono e che quel che fin'ora ho fatto, probabilmente, non basta più ...
Guardo i suoi modi d'intollerabile invadenza, vedo rimetterla del caos che ha in sè: squarci di passato, conati di ipotetico futuro, singulti di " se" di " ma", isterie di paturnie senza senso ...
...
" Io sono qui !"
... e smetto di distrarmi al niente,
due passi fino al bagno,
mi guardo allo specchio e poi sorrido
spunto i miei capelli viola riempiendo il lavandino ... " quel po' che basta, da un po' che lo volevo fare, arriverà il momento di permettermi certe coccole, sì, così mi piacciono di più "!

Sorrido e so che si sta acquietando lieve nel posto suo, nel mio giardino ... c'è e riesco ad esserle grata, nonostante tutto,
comunque,
io vado ...