venerdì 29 luglio 2011

... ero lì !






... se potessi dirti dove sono stata o perché sono rimasta dispersa come briciole di pane in ogni luogo dove ho sentito vivo il cuore, in ogni tempo in cui mi sono sentita presente e viva, dove nulla era colpa o vergogna, in ogni spazio in cui mi sentivo protetta e libera,

... duttile col fuoco ...


se potessi dirti com'è piacevole sentirsi nuova
mente confinati, racchiusi nei propri limiti poichè solamente il risveglio da un sogno può darmi la voglia di ripartire di nuovo a sognare,

... miele e fiele ...


se potessi dirti quanto tempo non puoi prevedere d'attendere se non sei capace di lanciare il cuore fino a dover viaggiare e cambiare per capire quanto l'infinito possa mettere paura e pace,

nel centro del Tutto ci sono le parole che raccontano di Noi,
non solo io, non solo tu :
sfumature d'essenza, il nostro sapore.
La paura di perderti non esiste più
mi hai detto chi sono ti ho detto chi sei.



... se le mie parole si confondono con le tue, chiediti quant'è profonda la tana del Bianconiglio...



... e riattraverso le mie scatole cinesi: una dentro l'altra, in una progressione che comprende parti di me, rosse, lucide da sembrare grossolanamente laccate, piacevoli e calde

i miei ricordi fino a quelli tuoi:
la consapevolezza,
il sapore del veleno è l'antidoto,
dell'infinito ho compreso il ritorno
è lì che ho stabilito essere l'amore

... preziosa e degna ...


Ho sempre custodito tutto di me, perché sapevo che l'onore m'avrebbe fatto chiudere con un nastro di velluto nero rasato, un viaggio che mi avrebbe condotto di nuovo a me ...

... desidero essere anziana per placare questi sciocchi impulsi adolescenziali e poter dire:
" ecco ! ho vissuto ! " ed essere cullata dalla dolcezza che non sembra finire mai ...

ed ancora c'è e mi riempie la bocca fino a lasciarmi quell'amabile retrogusto amaro della genuinità mentre s'offusca nello spasmo piccante che colma e reclama d'averne ancora senza bastare mai

... ma questo non te l'ho già detto ??!! ...

Il " cosa " sono è lo specchio di " chi " sono ....
ridevo della mia bisnonna che mi sgridava perchè lì da lei,che era bello grande, stavo ore a giocare a ragionare davanti allo specchio; mi diceva che era lo strumento del Diavolo, ridevo di lei e ancora non sapevo che avrebbe voluto vendere mia madre ad un viscido vecchio, che avrebbe voluto io fossi abortita, lei, che sgranava il Rosario da mattina a sera ...
... ho capito perché non mi raccontavano le favole ; era più assurda la realtà....

nel mio destino sembra esserci la Verità e per questo ho dovuto riparare in me l'errore di tre generazioni : ho chiuso anche questa scatola ed ora è il mio tempo.

ovunque c'è del buono ed è la parte che posso vedere


SI AMA QUEL CHE NON SI SA
FINO A CHE SI SA
E POI SI AMA


" proteggiti, poiché traspare il tuo pulsare caldo e intenso" ed io imparo e riparo, sono così e sono felice d'aver trovato me ancora custodita nel tuo cuore, ora sì, son pronta per sapere qualcosa in più ... !




lunedì 25 luglio 2011

... da qualche parte ...


... e mi trovo sempre più speso in un luogo dove esisto solo per me, sbalzata lassù, incurante della realtà, percepisco ogni cosa che è ormai abitudine : le strade, il tempo, i volti diversi cui sembro far caso, ma non è così, vedo, ma sono altrove. Sono sempre là, appollaiata e ferita, accucciata e silenziosa a guardare sbocconcellamenti di passato, bivi in cui qualcun altro ha mosso i propri passi senza me, bivi che ho sperato collimassero coi miei, bivi in cui sono s tata abbandonata, che vivono ancora della mia ombra perché là ho lasciato i miei fremiti, i miei ricordi, il mio sapore, porzioni intense della mia vita, della mia vitalità ... e non so più riprendermele. Come santuari costruiti nel tempo, accessibili solo col mio permesso a persone che hanno fede o ne hanno bisogno, dove mi rifugio perché il dolore a volte sembra aver più vita della vita stessa e non riesco a spiegarmi il perché io non abbia abbastanza forza per reagire, per voltare le spalle, per abbandonarmi anch'io o riprendermi tutto. Da lassù vedo i miei sogni spezzati e ripiombo pesante al suolo, prostrata, i palmi sugli zigomi e le dita a coprire gli occhi, la fronte poggiata per terra, piango, laggiù, da sola, perché so che posso, che nessuno può vedermi né patire insieme a me. E' un'illusione, lo so, purtroppo c'è qualcosa di quel posto che si trasferisce in questo anche attraverso il non-rumore, il non-suono, ma non posso resistere, ho bisogno di essere reale, almeno ogni tanto e ho imparato a lasciarmi invadere dallo sconforto solo, se riesco, in tempi in cui non ho vicino nessuno o nessuno può far caso a me, come tutte le mattine che Cristo mette in terra ... apro gli occhi appena in tempo per sentire che la mia anima mi ha aspettato, come tutti giorni da qualche mese in qua, la sento triste e controllata, le sue mani, le mie mani sull'elsa di uno stiletto appoggiato sotto lo sterno, premo, preme finché le stesse mani spingono sulla mia carne.
" Sarebbe meglio ... " ma lei non mi dà conto, si rifiuta come rifiuta la mia realtà.
Il giorno nasce nella mia mente e lei si ferisce agonizzando ad intervalli nella mia giornata, rabbuiandomi i pensieri, rendendomi intollerabile ogni ingerenza, ogni ombra di falsa cortesia, ogni patetico tentativo di mostrarsi migliori di quel che si è ... vorrei rimanesse laggiù, in quelle pozzanghere d'ombra, silenziosa e morta, senza contaminare nulla di questo vuoto che mi son fatta intorno ...
Mi sveglio mentre lei m'attende, s'è fagocitata tutti i miei sogni lasciandomi nuda e sola e muore lasciandomi in bocca quella nostalgia indefinita: io e lei, una sola identità vibrante d'amplessi come fossero veri, che s'addormenta soddisfatta e si risveglia col desiderio che pulsa dalla mente al ventre come il preludio della danza della vita ... ecco cos'eravamo, ecco cosa s'è spezzato, ecco tutto il peso del rifiuto, tutto il senso d'incapacità di trattenere ciò che volevo, tutto il senso di sconfitta che lascia il non poter essere soli a determinare la propria volontà. il peso della felicità lasciato nel corpo degli altri.
Non voglio che nient'altro occupi questo vuoto e guardo in basso dove poserò il passo, 'che nulla osi rimuovere ciò che è stato.
Non voglio credere che tutto rimanga così e m'accorgo di guardare le nuvole e di riempire il cielo di nuova speranza .... sorrido, magari qualcosa in me sa già che non può finire così, trovassi presto il modo per poterlo capire anch'io !!!!

sabato 23 luglio 2011

... l'attesa è un arte ...


... ecco, vedi ? In quel periodo io non sono convinta di non aver avuto stima di me, anzi, io ancora credo d'aver reagito, fin troppo d'istinto e l'istinto è l'orgoglio di Vita : sopravvivenza ! Credo che in ogni vita succeda d'aver tempo per essere liberi d'agire o d'essere costretti a reagire, succede, e credo che la differenza la faccia il tempo in cui si svolge il recupero ; io ho dovuto riattraversare il ponte a ritroso e gettarmi nel fiume. Mi sono liberata vivendo !!!
Sarebbe tutto qui se non fossi rientrata nella mia stessa vita e riuscissi a vedere di nuovo o ancora, ma in maniera molto più chiara, quello a cui ho avuto il bisogno di ribellarmi ... Io sbaglio, forse è certo, ma ogni errore rimane qual'è se non si ha il coraggio di cambiare.
Mi chiedo quali siano i tuoi dubbi su di me ; ci sono tante cose di cui concepisco il bianco e il nero, ma ... ma, altrettante che possono essere comprese benché sembrino non appartenerci fino a che non le tocchiamo e che colorano di sfumature, come l'alba fino al tramonto....

Sono abituata a sentire col cuore, ma la ragione ha bisogno di esistere.

Mi avevano abituata a non dire che avevo bisogno, mi avevano abituata ad obbedire, a farmi trovare sempre dalla parte della ragione e si stupivano dei miei moti d'orgoglio ... ho contato tanto sulla mia pazienza, sulla tolleranza, sulla possibilità di dover capire, ho contato tanto, ecco perchè non era vero che non avevo stima di me ...

... ero troppo fiera d'essermi liberata di tutte le catene del silenzio per poi imparare d'essere entrata in un altro silenzio ...

lunatica, sì, potrebbe sembrare, come acqua, sì, che muta in aria e che comprende i limiti e impara a conoscere il sapore della terra .... sono concreta, è una qualità che mi hanno attribuito, l'arte è nell'averlo vissuto come difetto e aver rinnegato me stessa per un sogno, sublimando in modo infinito ciò che non credevo di poter permettermi di provare ... e invece sì !!

Non ho mai sognato la stessa storia per più di una volta sola perchè nulla deve rimanere senza essere conosciuto ... solo da qui posso ripartire : non mi accontento di palliativi, ne di pavidi acquietamenti ... resto in attesa, mentre cresco di nuovo ...

sabato 16 luglio 2011

... mi nutro ...


... oh, sì, in fondo è semplice; Ida mi sgridava con gli atteggiamenti, mai a parole, se non alla fine, quando si era fidata di me per come volevo-dovevo, non so : io sono estremamente possibilista e lei non me lo concedeva !
Ma son così !
L'inizio è l'inizio dell'accorgersi d'esser vivi, non prima che tutto sia pronto, non prima che tu sia pronto e poi sia. La fine, non esiste; se hai cominciato a capire, come puoi scegliere di smettere: sapere, essere curiosi della Vita... è questa la Vita... ed ogni fallimento, oltre l'esperienza, fa saggezza ...
... è semplice : ciò che ho imparato è che io voglio, di questa saggezza non so più che farmene se non l'essenza, un essenza di me.
Ho imparato e poi mi proeggo, voglio solo andare avanti, oltre , dimmi quello che non so ....

venerdì 8 luglio 2011

...del senno del poi ...


... mio padre, quell'altro, quello che, nonostante tutto, mia madre mi ha insegnato a non odiare, era tronfio mentre proclamava le sue perle di saggezza (!) e nel raccontarmi le sue scappatelle. Gli era rimasta dentro, da qualche parte, mia madre ; colta presto e cresciuta come pareva a lui, lei domita, innamorata, quieta e fiera rispondeva perfettamente al bisogno del suo ego ... quasi ... perché poi arrivai io e tutte le illusioni si frantumarono miseramente, come era misero e codardo lui.
Non si regge da solo l'Amore e si è aggrappata a me.
E lui non c'era, ma ci fu mio Padre.
Chiedevo il perché, chiedevo perché tutto ciò che ero, era diverso da tutto ciò che conoscevo e la risposta arrivava come un'illuminazione " tu sei la figlia dell'Amore " e in quei sorrisi che nascondevano uno scrigno pieno di segreti, io mi acquietavo e baldanzosa mi presentavo al mondo ...così ho un debole per la Verità e quando i suoi tempi sono troppo lunghi per i miei, so sempre come andarle incontro ...
" la figlia dell'Amore, sì, .... e nonostante tutto, ci credo !"