sabato 24 aprile 2010

" ARQUAL "


Femmina Alfa, astuta ed esperta, sapiente e Saggia, ecco fondersi di nuovo in un'unica entità. Se 'istinto mi ha scissa, la ragione mi ha ricomposta.

L'arte è il male meravigliosamente interpretato, affascinante allusione a tutto ciò che manca, inebriante sollazzo di fragilità.

Parivel mostra denti e gengive, un tentativo di dissuadermi ironicamente dal raggiungere Ferrel.
L'ha trovato quando, confuso e folle del sapor nuovo che gli ebbi mostrato puro e ardito, s'era allontanato da Famìr, s'era allontanato da me.
Le sue sembianze mutate da serpe a lupo, l'avevano profondamente turbato, albergavano in lui la solitudine e il peso di dover rispettare il clichè della trasgressione e cominciava a pesare la necessità del branco e il bisogno di lasciare eredi che perpretrassero il suo genere. A questa necessità contribuii anch'io, ma ben consapevole che senza di me sarebbe stato un vero danno.
Ora era lì, d ifronte a me, la piccola sconsiderata, mentre lui lasciava che lei mi si parasse davanti; un lupo senza valore, una lupa da tana che come tana nascondeva e incantonava l'impotenza emotiva, non certo sessuale del suo nuovo trofeo.

" Non ti dar pena di essere agressiva, cucciola, io e te siamo già state molto intime, non gli ho insegnato ancora tutto e lui non è certo uno che fa qualcosa di diverso con qualcuna che è nuova, quindi, Amore mio, è come averti già posseduta e quando deciderò, conoscerò il tuo sapore"

Si ritrae, non certo senza quella stilla di rivalsa che le fa fremere il pelo.

" Merito mio, Amore e della stoltezza sua... " Sorrido verso Ferrel , che sia chiaro verso chi rivolgo l' insulto e torno a fissarla negli occhi.
"... ed ora accucciati e ribaltati ogni volta che mi vedi e sottomettiti divaricando per bene le tue cosce ... ti lascerò Ferrel, ma non osate varcare il mio confine, questo sì, delimitato e protetto o guiderò il mio branco a cibarsi di voi"

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