giovedì 13 maggio 2010

fatela tacere


Piango di me stanotte
piango del gelo della ragione
odioso oblio
rimuove emozioni
rinnega il sentimento
Piango di me stanotte
che sono morta
e vuota
Mi disconosco da ogni passato
non son più io
quello che ho non è più mio
e non ha senso nemmeno dove vado.
Ho lasciato impronte dietro me
e di certo potevo fare meglio
l'ho fatto per pochi e tra quei pochi
metteteci anche me

... io non mi assolvo
ho perduto il cuore
l'ho preso a calci perchè mi ha tradito
non sono così forte come credevo
e la ragione ha vinto, mi urla nella testa e urlo anche io che ME NE FREGO
lo faccio così forte per non sentire nulla
per soffocare il lieve sussurro che sono stata
" non voglio più sentirti, stupida illusa
morissi ora, adesso
'che d'ora in poi è guerra
gli infelici, sai, fan danno e pena
morissi tu così ne nasce un altro sulla terra "

4 commenti:

  1. Poche parole a tutto questo. Solo uno sguardo attonito. Mutevole.

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  2. Errori, delusioni, tradimenti: sono drammaticamente normali.
    E' sciocco non vederli, ci sono sempre.
    La cosa difficile è imparare, ricordare senza ripudiare la propria umanità.

    Forza!

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  3. io non sono questo, io non mi riconosco in un giorno di dolore. Ho intessuto la mia vita di meravigliosi miracoli senza nemmeno accorgermene e la trama è così sinuosa e forte da reggermi quando precipito ... un giorno di dolore chiuso nel silenzio fa male a tutti e non solo a me ed io non posso permetterlo se non per un breve attimo, il tempo di precipitare finisce l'attimo dopo in cui chiedo aiuto ... se non è incredibilmente meraviglioso questo, non so cosa altro lo sia ...
    Asha, ti bacio
    Gio, grazie

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  4. Non possiamo dimenticare anche se tutto passa velocemente. Queste disattenzioni ci mettono alla prova, e pian piano sulle stesse ricostruiremo.
    Maurizio

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