lunedì 26 ottobre 2015

" o me o il resto "


... è come sfiorare i bordi di un loop,
ne sono terrorizzata...
Mi sono sempre raccontata che l'esperienza mi avrebbe tenuta lontana
o
avrei saputo gestire in maniera diversa quello che già conosco,
ma
...
sono un insieme di passi incerti e modi disastrosi ...
goffa nei movimenti e nelle parole
... sono altrove
lontana da me ...
...
perdo coraggio, sicurezza, forza ...
...continuamente accusata di essere come sono
come se la libertà di esprimermi fosse solo un danno,
come se la voglia di sentirmi felice fosse un danno,
come se lasciarmi travolgere dalla mia energia fosse un danno,
come se raccogliermi in spazi che mi fanno sentire Viva, fosse un danno ...
...
mi metto in  dubbio ... forse lo è
incapace di gestire me
incapace di autoaffermarmi ...
in realtà manco di speranza ...

... ho già visto tutto questo ...
... sono sopravvissuta ...
...
Ho pensato diverse volte che qui non dovrei esserci stata ...
che tutto sarebbe potuto finire un quarto di secolo fa ...
invece ...
e sono grata di tutto ciò che ho avuto
di quello che ho messo di mio
...
ma ogni volta che quel dito mi si punta contro
dopo giorni di muso e silenzio
io
perdo il senso di tutto
...
mi nego il senso di tutto
...
mi sento vuota
e schiacciate contro le pareti,
incise nella carne come compresse da una violenta collisione,
tutte le cose mie,
esposte e guardate come sozze ed empie
....
ghigno rabbioso
...
e sporche dita frugano nella mia anima
come  se ogni cosa fosse all'altra uguale
senza distinguere le emozioni
senza riconoscere alcun valore
con l'idea ben precisa dell'errore, di trovarlo, per forza
in ogni frase
in ogni contatto
con chiunque
con la unica motivazione di " prendere per il culo ", di offenderne l'onore ....
...
" o me o il resto "

... c'ho provato e mi hai detto che sembravo morta ....

3 commenti:

  1. Resisti Silvia lascia a chi di fede ha solo terra tra le mani in un attimo perso nel nulla.
    Maurizio

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  2. i bambini che battono i piedi e fanno i capricci. la pretesa comica o grottesca o tragica di negare che il me sia anche il resto. l'urlo fesso "RICONOSCIMI". certo... ma per negazione? e di cosa?

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