lunedì 16 luglio 2012

... è già successo ...


... afferro nuvole, da sempre
e le stropiccio un pò per conservarle in ogni scatola che non so gettare
e se non basta,
riempirò i cassetti e poi ancora,
troverò spazio su ogni superficie che io senta mia
e se borbotterai saprò che ho valicato il limite,
se lo farai,
saprò che non mi sai,
'che afferro nuvole quando tutto è così vuoto da non restare lì a guardarle mentre il vento le modella come vuolecome vorrei che fossero le tue parole,
che come loro vivo il mutamento e senza me il vento non sa come raccontare tutte le sue storie, e c'è silenzio e quiete,  
e non si bea d'essere ammirato, per gli occhi miei e poi il mondo,
e non si crogiola d'esser quel che è,'che ora teme, 
e muta costretto in un nome che tutti sanno pronunciare, sorprendimi, chiuso in una boccetta dove un giorno vivevano perline, ... che scaravento contro il muro di tramonto rosso e mi inginocchio prendendo con le dita ad una un una e non mi importa d'esser trafitta da ogni scheggia, mi alzerò di nuovo e troverò altro posto per distrarre quel che il tuo limite può chiamare la mia confusione !

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