lunedì 30 novembre 2015

giornata " pesante "


... in qualche modo mi devo salvare ...
Ci provo sai, ci provo sempre a stare bene
mi viene facile
mi esalto per piccole cose
c'è sempre un ramo sul quale salto e vedo che tutto è meglio di quello che sento,
ma altre volte no ....
ci sono volte in cui deliberatamente mi faccio rifugio
ti prendo con me
e son già pronta ad acqua e fango
altre, in cui è peggio,
quando non son pronta e divento pertugio dove accatastano tutto lo sporco che si portano dentro
...
non mi dovrebbe toccare
non mi tocca
mi tocca, sì ...
....
eppure,
eppure dentro me si fa scuro e buio e male
dalla gola ai fianchi tutto si spegne ...
non riesco a pensare con questo rumore
il rumore delle  abitudini ...
... fuggirei ...
...
respiro
più piano
più lento
profondo
....
" forse so da chi ho appreso il melodramma, forse so perché rifuggo dalla rabbia, forse so perché sottolineo le cose buone, forse so perché mi imbarazzano i complimenti ... quel che non so ora è chi sia io davvero, quanto di me è Me, quanto è stato costruito, quanto è quello che ho dovuto costruire e mi porto addosso come una maschera pesante e sbilenca ...."
... non voglio Dovere ... forse non sono nemmeno capace di essere Figlia ....

mercoledì 18 novembre 2015

... due biglietti per Amsterdam...


... e a Parigi hanno sparato alla gente come tributo alla loro miseria
... " esplodersi per soffocare le fiamme del petrolio " ...
l'inizio, la fine
un dio a cui mettono in bocca parole da uomini
quello stesso che dicono averci donato il libero arbitrio e regole semplici
...la vita è preziosa ...

... ed ero lì, a contare i miei stupidi giorni alla fine di questo giro deciso per me, dicono per il mio bene, dicono " nonostante non sia nella tua indole fare meno, non occuparti degli altri, lasciare andare", ridimensionata nei gesti non nel valore, allontanata perchè "troppo tenace "...
 ... forse è così che deve essere per me : presa da una forza alla quale, per quanto mi possa opporre, mi tocca obbedire:
 ricomincio
 ... dimmi dove, in questa terra non mia, io possa rigovernare il mio tronco, sì che non nasconda la Vita dal Sole né che io tema per le mie Radici ...
...
... ed ero lì, a chiedermi Se fossi capace di tornare indietro, camminare coi miei piccoli piedi, con passi brevi, di nuovo lenti, spesso già noti e lasciarmi sopraffare dalle abitudini, da quelle mani che mi impastano allo stesso modo, mi cercano allo stesso modo, incerte incespicano allo stesso modo ...
... forse è così che deve essere per me : preso da una forza alla quale, per quanto tenti di farti obbedire, ti opponi :
 ricomincio
... questo è il mio albero, questo è il mio fuoco, questo è il mio antro, tutto intorno è la Terra. Il mio confine è il Tuo confine, il tuo confine è il Mio confine. Non son più tua che mia. Sei qui perché nelle tue mani ho messo la mia vita ... e tutto muore se ancora ne esigi il tributo ....

... ed ero lì, prima della notte di Parigi, quando Novembre aveva la clemenza della Primavera, in quel  giorno in cui l'11 era doppio e il 9 aveva aperto nuove strade, ed ero lì a farmi ancora spazio al cuore, scrollando le spalle all'ennesimo castigo, ero lì, distratta sul balcone con l'ultima sigaretta  della Notte e gli occhi si son fatti grandi e il respiro s'è sospeso e l'anima sorrideva come l'aver riconosciuto il posto Suo ...Orione !
Stagliato nella notte limpida, di fronte a me e con le dita sfioro Alnitak! Alnilam! Mintaka! e allargo le mie mani Betelgeuse! Saiph! Bellatrix! Rigel! Oddio, la Nebulosa! E Sirio !!!
Come ? Come non si può voler scappare fuori sui balconi e riempirsi gli occhi e l'anima di Stelle ? !!
E sono grata in questo giorno, in questo momento senza tempo in cui mi riempio di Speranza e questo filo rosso che ci tiene uniti, mostra impudico il Nodo in cui ci siamo stretti  !!! 
... e l'Eco di undici secondi scioglie caldo la mia carne e il mondo trotterella tra le mie risa e nel seguirti dimentico tutti i miei inciampi, mi piace questa voce, mi rapisce i fianchi  e scivola come saliva dove poserei le labbra leccando gli angoli della tua bocca tra gigli e giunchi, tra ciglia e sogni e sibili e suoni sulla mia carne, tenendomi,
il fiato, 
sospeso ...
... e torna ad affacciarsi sul mio mondo, per quanto abbia reso le distanze incolmabili, qualcosa lo riscuote dalla quiete, la mia carne vibra e quella voce, rapita con l'inganno, l'adoro e mi riporta in vita; mantengo quello che prometto a me ... per te silenzio ed assoluta presenza !

... l'inizio, la fine ....

ed ancora il tributo dopo che ancora si festeggia il mio compleanno con chi non c'era ed ha voluto esserci...
e la mia voglia di essere capita, di avere un posto dove poter esser nuda, dove rimescolare i pensieri miei e costruirmi il mondo che mi piace, senza dovermi nascondere, senza dovermi proteggere, senza bisogno di dover giustificare ogni mia debolezza né vederla toccata da mani rozze né pensieri cattivi ed ora basta
...
e Parigi
...
e quella odiosa sensazione di non poter far nulla e dover far meno ...
...e quella odiosa sensazione di tribolare per cose che son piccole
... e la vergogna,il vuoto, le barriere, l'ostinata solitudine ...
... e tutto il mio  silenzio per tener lontano il mondo ...

... e le domande che rincuorano
... e Anna che piange per telefono ...

....
....
....

.... e Dio, forse mi ha messo nelle giuste mani .... hai preso due biglietti per Amsterdam !
" Così hai qualcosa da fare !" Così mi hai detto e non potevi dirmelo meglio !!!

martedì 10 novembre 2015

... liquida ...

come uno stato di fatto
o un imperativo se vivessi di me in terza persona !

... perchè sono un po' stanca di sentirmi addosso quel che ti manca ...
... magari manca pure a me e non ne faccio una tragedia ...
la differenza la fa il coraggio di credere di averne una certa responsabilità ..
.. ci faccio i conti sempre, fidati !
Lo faccio mentre sorrido,

mentre  cucino mentre sparecchio mentre  cambio canale mentre  cammino mentre guido mentre  parlo mentre scrivo mentre fotografo mentre riempio lavatrici mentre lavo piatti ...

lo faccio soprattutto quando i tuoi occhi mi guardano come se avessi colpa della tua infelicità ...

sopporto
resilio
e continuo ...

nell'apparenza di una vita che desidero leggera, leggera quanto possa esser io
e non mi nego d'essere felice in un istante, fossero le chiacchiere dei miei figli o una nuvola o una caramella passata sottobanco o una fuga a pranzare con te o una chiacchierata con chicchessia o un augurio o nella  la miriade di briciole con cui m'impasto e lievito ....

Sono capace di essere felice anche nonostante
di gorgogliare in rii piccoli e nemmeno accennati
di scorrere presa dal mio tempo
di esondare e di tornare quieta
di sconquassare il cielo e fare spazio 'chè ritorni il Sole
di esser vapore per non pesarvi addosso
e piovere da sola di nascosto
e di gelarmi senza colpa
poi ritornare....
...
vuoi sapere cos'è il centro del mio mondo?
è energia

.... non farò compiti per te e se impari a sentire, capirai che è tutto così semplice !!!!

martedì 3 novembre 2015

... selvatica ...


....rido dei miei confini inconsueti ...
rassicurata da chi riesce a viverli per come sono
da chi ha la grazia di saperli invadere
portandomi fuori da un mondo che in fondo non è più solo mio
da chi li rispetta senza timore
.... il mio silenzio è solo apparenza
semplicemente coinvolta in pensieri che rivolano dentro
carezze di  ali ferite che profumano ancora di vento
palpiti di giunchi che assecondano la Vita
e le mie braccia intorno a me
... la mente cerca solo un rifugio dove stare quieta ...
...
è qui che mi ritrovo,
lontana dagli affanni che mi tengono distratta dal tempo che mi conviene
per ritornar presente ...
...
un'eremo
...