lunedì 19 ottobre 2015

... undici secondi ...


... non sono quella che fa bilanci, mai 
... o ho imparato o ne ho  goduto 
e tutto è me e se ancora non è, cercherò una strada e se non sarà, capirò ...

... sono giorni che aspetto di trovare un approdo, la mia piccola porzione di quiete, tra le mie cose, nel mio bisbiglioso silenzio.
Ne avevo bisogno,
perchè nel tempo, troppo si è accumulato e la mia nave è pesante e il viaggio mi è sembrato lungo ....

E' quasi un anno che sono partita, messa in viaggio di fretta e furia, travolta da una tempesta.
Ingenua; benchè riconoscessi le nubi gonfie e nere all'orizzonte, mai mi sarei aspettata quell' Inferno ...
E mi son trovata come fossi sola su questo legno, le mani salde sul timone, lo sguardo fiero, avanti, comunque sia, avanti e poi sarà domani ....
E in me le voci di chi veniva cacciato in mare ... Tornerò a prenderti, troverò un modo ...
E non mi sono arresa, né quando si sono aggiunte mani sporche sulla guida, ne quando la Capitaneria ha insidiato il Pirata ... Ho resistito, più di quanto avessi potuto ....
.... fino a quando mi hanno costretto a salire sulla scialuppa e mi hanno calato in mare a poche miglia da un approdo mirabolante ...
...
E' che in me la ragione arriva dopo.
...
e se sapevo in cuor mio, che niente sarebbe potuto esser per me meglio di questo, ho gridato in faccia a chi ha scelto per me e gli ho piantato gli occhi negli occhi mentre lo facevo e ho perso tutta la mia diplomazia rinfacciandogli di gran gusto di non esserci stato e di aver mal scelto ...

Un anno senza un capitano, 
da secondo ufficiale a comune di coperta,
poi sull'isola ....

...è stato dolce l'approdo, l'ho ammesso ... qui sanno chi sono ed in privato ho pianto il mio fardello, poi ho passato le mani sulle guance e ho cominciato a fare quel che mi viene bene : sorrido, accolgo, scherzo, pulisco, chiacchiero, servo, mi sbrigo, abbozzo, sorrido, corro, sorrido, ubbidisco, sorrido, ascolto, imparo, condivido, sorrido .....
perchè si sa, su quest'isola tutto è già come deve essere e se resterò qui dovrò essere un peso comodo, un fiore tra le rocce, un trillo tra le foglie, un guizzo di luce tra i rami .... si vedrà ...

ah, Casa Mia, quanto lavoro ho lasciato indietro;
rifugiata nella parte più silente del bosco ho permesso tutto e troppo ...
e l'erba incolta m'ha soffocata e stretta
e lame di rabbia m'han costretta nuda e mutilata di ogni mia poetica leggerezza
e ho perso di vista i beni che ho dato a questa Terra
e me .....

E già ringrazio chi m'ha trascinata via e chi mi ha accolta,
mai avrei lasciato la mia nave se non perire con lei
nè mai avrei creduto in una nuova vita senza ...

E ho il tempo, qui ho il tempo di riprendere il Mio Tempo
e ne ho paura !
Dio Mio, è una benedizione, sì, dopo tutta la rabbia vomitata dove non avrei dovuto ... e non basta ripulire .... Sorrido, Ida è ancora qui a ricordarmi che è più facile creare dal nuovo che ristrutturare ciò che è già, ed io son fatta per certe fatiche, sì, lo so, carattere di merda !!!!

ed è successo pochi attimi dopo aver toccato il suolo nuovo, qui, ed è anche questa una benedizione, l'esser travolta dal terremoto ... 

perchè la vita succede:

e qualcuno ti salva ... e han protetto le mie paure parlandomi nel viaggio di ritorno
e qualcuno lotterà per conquistarla ancora ... e io ci sono, sono qui e aspetterò ...
e qualcuno ti verrà strappato via ... sono passati tredici giorni e un mese e mi travolgi ancora di singulti e calde, calde lacrime, posso non fingere con me .... " sto mettendo tutto in ordine, così nessuno dovrà penare, così se vorranno sorprese le andranno a cercare, Manu ... faccio la brava, Manu, come dici tu ...."

...
...
...

ma sono qui, un po' in un mondo quieto che ancora non mi appartiene e con un piede dentro al Mondo Mio .... un po' come un miracolo, un po' come "vorrei che fosse" !
...
e mentre gli occhi di sottecchi carezzano l'idea di quel che è famigliare, le mani si industriano a riordinar le cose, il cuore mette ali ed è solo il pudore a proteggerlo da questa mia selvattitudine,
e poi rido e sono tutta lì, anche fossero solo undici secondi ..... è la mia vita, è un po' così !!!

venerdì 9 ottobre 2015

... questo rifugio è fatto di rabbia ...

... questo rifugio è fatto di rabbia,
di parole che mi restano dentro, perchè fuori fan male ...

... cresciuta per non dimostrare dolore e figlia di questo.
il mio dovere era essere quieta,
assentire,
ascoltare,
tacermi ....
e osarmi era peccato,
esser triste era peccato,
lamentarmi era peccato,
la rabbia era peccato ....

... ho costruito il mio mondo, la tana dove esser come sono senza giudizio, se non il mio ...
il luogo dove tutto può essere compreso e lascio fuori quello che non lo permette ...
dove non rientra ciò che non muta ... e chi non sa capir com'è ....
e appese alle pareti ho immagini di volti che sorridono e come ologrammi mi trasportano in sogni che ho vissuto
e bauli che riapro ad accenni di chiave
e alberi e porte e piccole scatole vuote
e fogli su fogli su fogli di parole che la memoria tende a cancellare e brillano quando ci ritornano su gli occhi ....

... dove sono io che faccio bello il tempo
ed è bello per tutto quello che ho avuto
che ho dato
che è rimasto
che sarà ...

domenica 27 settembre 2015

... Manu ...

... sono passati 21 giorni, Manu e sono un disastro a gestire dolori che non sono solo miei. Non so come muovermi, non so che fare e mi perdo tra quel che vorrei io e quello che vorrei fare ...

Tollero braccia dello stesso dolore e bocche intrise del tuo nome
sorrisi distratti di ricordi felici o domande che carezzino il cuore
Voglio amene presenze in cui tuffarmi di pianto
e risorgere per riprendere respiro
pesante,
come i miei occhi gonfi
come se l'aria volesse restare nei polmoni ...

... non potevo crederci, Manu, ho pensato ad uno scherzo, uno scherzo idiota e macabro, ad uno sbaglio e ho avuto paura, poi sgomento, poi rifiuto, poi domande, poi è vero ... cazzo, è vero, Manu ...

e m'han spogliata, Manu
mi hanno sbattuto in faccia il mio dolore come se fosse niente,
senza il diritto di avere, nell'annuncio di una tragedia,
l'amaro lenito da una voce dolce rotta dal pianto ...l'appartenenza, il sangue del nostro sangue ... il nostro noi ...

.... e ho pensato a mio padre ...

... e quello era mio e mio tutto il dolore ...

e ci hai fregato, Manu ! Lasciatelo dire ! Che il mondo lo tenevi tra le mani e a piene mani ti spargevi nel tuo mondo ... come se mai potesse essere finito ...

...

Sono un po' persa, sai, sento il bisogno di non lasciare solo chi hai lasciato e mi ritrovo inadeguata come dita che sfiorano le guance e temono di esser ruvide ....



sabato 25 luglio 2015

... corpi sottili ...


... che allunghi il giorno durante la Notte, questo era me
finché d'improvviso scelsi di lasciarmi guidare ..
accantonando ogni pensiero dell'anima
per la via delle "cose concrete "

... e sono presente ...

... rimango sveglia di notte
senza tormenti
viva, senza pensieri
richiamata forse in sogni che non sono miei .... non sento, non domando

guardo nel buio i profili di ciò che m'appartiene
pesante di caldo, carezzata da refoli di vento ....
mi chiedo dove sia,
in quale sogno,
in quale pensiero ....

... va bene, ci sono e sai come sono ... mi fido, m'affido ...

.....

ed è di nuovo il mattino ....

mercoledì 1 luglio 2015

... ho sognato finestre ...


... ho sognato finestre di una casa piena di Vita,
dove ognuno aveva mani per il Tutto e per Sè.
... ho sognato finestre su giardini felici sotto un cielo d'Estate.
... ho sognato finestre pulite, rimontate di fretta ....
... ho sognato il vento e la pioggia col Sole.
... ho sognato di correre per proteggere la Mia Casa dalla Tempesta...
... ho sognato battenti distrattamente incastrati
... ho sognato ante cadere giù
una volta, e correndo a proteggere il resto
un'altra, e sorridendo all'incuria
l'ultima ancora, ridendo di un volo senza rumore ...
e ho riso, sì, ridevo sorpresa :
quel che restava fermava la pioggia, fermava il Vento ....

... ho voltato le spalle : il mio mondo era lì dentro ...

lunedì 29 giugno 2015

...Mannuz ...





....
non vorrei parlare di quello che cerco di non dire eppure vado incontro alle parole, 
scelgo la strada, attratta da qualcosa che va oltre alla ragione ...
m'affido a chi mi segue a chi m'accompagna,
saranno loro l'incipit di questa voce che non esce.
Ascolto questo personaggio strano, quasi invadente
che fa domande, parla di sè, del suo dolore e della rabbia che n'è uscita e 
come fosse nulla, ma senza crederci, sussurra del suo scrivere poesie del Vento ...
ed è per questo che forse sono lì .....
Lancia sentenze, consigli, creando uno scombussolo che avverto, ma sono curiosa e non mi arrendo.
Poi coglie me,
 m'afferra con parole e poi con gli occhi ...
snobba il mio vizio di fumare
poi mi chiede se ho già fatto trasloco,
"sei generosa, sai e meno male che hai buona salute!"
"quel che ti serve è una protezione"
_ ... " scegli per me"
e indugia con le dita, come a cercare quella giusta
 e parla
e m'istruisce
mentre friziona con perizia quella perla con oli essenziali ...
" devi fare ...(...) ... di più "
- " lo so... "
Questo è un segreto.
" Conservalo, curalo e quando sarà il tempo : mostralo "

......

rune


... questa volta ho timore nel conoscere quel che so ...

" ti hanno tradito, deluso, hanno compromesso la tua fiducia ...
ma tu vieni da qualcosa di molto buono e quel che ti aspetta lo è ancora di più ...
riposa bene, lascia fluire le tue emozioni, affina le tue capacità ...
Andrà tutto bene,
lo sai, 
lo so .

venerdì 29 maggio 2015

...Quella ..


... sono la musica di tutto ciò che è stato e l'eco che nel tempo rimanda
sono onda
nuovo frangente sul bagnasciuga
che torna e torna senza poterne calcolarne la misura ...
... corta che deluda le tue aspettative,
... pronta ad afferrarti le caviglie,
... che ti travolga oltre quanto t'aspetti ...
o quieta carezza che calma il tuo respiro ...
proporzione insolita,
 insolente proposta come rumore di burrasca
incalcolato abisso ...
vivo d'attimi
di slanci fugaci come flutti,
palese per quanto tu sia pronto ....
..." facile " è un'alchimia di cui non puoi conoscere le dosi :
dote e dedizione
... son quella dell'antro
Quella ...
non puoi sbagliare !




giovedì 21 maggio 2015

... Ali nella mia vita ...

...
anime che ho sfiorato con le ciglia
anime che mi hanno sentita,
lacci intensi e leggeri,
stretti alla bocca dello stomaco,
aria e vento nei quali librare,
maestri di tutto ciò che non avevo ancora imparato di me,
specchi e scrigni
prati infiniti e inquietanti dirupi
abissi e schiume di onda
visioni irrequiete e caldi conforti
...
Presenze libere e libere assenze
...
ci si sente nell'anima mentre si guarda lontano,
allineati su sponde diverse
amalgamati e distinti
d'istinti
ci siamo
PER SEMPRE ....

venerdì 20 marzo 2015

... ferma ....

.... come se tutto si fosse concentrato in una manciata di giorni, di ore
e mentre semino, raccolgo
senza tregua ....

... posi la mano sulla mia spalla, 'sì che mi volti ancora
ed era solo mio il mio passato fino ad ora
io mi ribello: ho già guardato, già so
quanto i miei passi siano stati grevi
quanto abbia amato le mie Ali
quanta cura abbia tenuto per il tuo giudizio che non somigliava a me
e quanto tempo io abbia usato per ammaestrarmi e rifugiarmi ancora
nascondere il mio cuore, i miei pensieri, il mio sorriso e soffocare ogni passione, ogni slancio
e rendere la Vita quieta ....
... silenzio e immobilità ...
... e l'anima tracima in qualcosa che non le appartiene, lavora come se nient'altro le appartenesse più
come se occupandone i pensieri, in qualcosa che la distogliesse da Tutto il resto, avesse senso ....
bagliori di me,che non son Io ....

e tieni ancora la mia mano

sarei fuggita, abituata come sono a tener mio il peso di ogni mio difetto
difetto agli occhi tuoi
e t'ho permesso d'afferrarmi
e d'affrontare le paure tue
a voce calma e parole giuste
ho artigli forti per il senso di me, e tu lo sai ....

... ma non capisco, anche se comprendo, a cosa sia servito tutto questo ....
... non sono più libera di prima

perché ho già scelto, da sola, nel tempo che è passato :

...se essere me ti fa così soffrire, non potrò esserlo mai più ....

domenica 8 febbraio 2015

... Abimana ...


Refoli di vento carezzano le cime degli alberi, verso Est.

Mancava un assaggio alla Luna, ieri sera. L'aria febbrile dell'iniziazione saturava i pensieri. Erano i miei passi sprovveduti a condurmi nell'antro ... Pronta a qualsiasi cosa, pronta a niente, pronta a capire cosa s'aspettassero ....
Celati nelle loro sembianze umane, uniti per vantaggio, ognuno il proprio, uniti per obiettivo, facile, comodo, come sempre .... Un attacco a sorpresa, su più fronti.
L'uomo iena ammaestrava il suo piccolo gregge impostando la voce e citando le parole del Governo.
L'uomo gibbone, preso a spulciarsi, si sentiva al sicuro perchè a quel tempo non c'era.
La leonessa bandita, piluccava la iena, suggerendole pensieri confusi e distorti.

Se è qui che i miei passi mi hanno condotta, se è fino a qui che sono arrivata, questo è il mio destino.

Il gibbone salta sul ramo e comincia a cacciar versi senza senso, evita il contatto diretto degli occhi appena accenno a parlare. La iena è incapace di condurre il gioco distratta com'è dalle lusinghe della leonessa senza branco. Ridono e giocano su immagini che non hanno senso. Si sentono tutti forti, ma cala il silenzio al mio primo no .... si muovono verso i bordi dell'antro .... Continuo, quando credono di aver finito. Loro, hanno finito, non io.

"" Quello che dice la Legge, si fa "": io non c'ero." ed è il primo ruggito.

Si agitano, cercano l'uscita dell'antro, la leonessa sollecita il gibbone e la iena torna verso il punto dove si è sentita forte. Girata di spalle si lamenta del mio verso e alza il tono che diventa isterico ....

Non c'è nulla da fare, ora.


Facili e di poca struttura, si alleano per incapacità.
Citano frasi per coprire le proprie mancanze e inutilmente cercano di imitare il ruggito, cacciano versi che somigliano alle loro paure e due parole bastano per frantumare tutte le loro sicurezze.

Ho calmato le loro miserie, per pena non per convinzione.

C'è una notevole differenza tra cercare una soluzione e non veder l'ora di uscire per fare i cazzi propri, perchè la soluzione non li riguarda più. Salvi dalle proprie incompetenze ora credono di essere al sicuro ....

Questo è un Mondo che ancora non conosco e mi aggrappo a quel morso di Luna. E' così che distraggo la rabbia che mi porto nel cuore, è così che cerco di mandare lontano la mia frustrazione.

" Colpevole" : nessuno ha avuto il coraggio di dirlo apertamente, davanti all'evidenza son fuggiti, hanno finto di far altro, si sono rintanati .....

" Non colpevole, Sua Maestà!" "ma se vi servono sostentamenti, sappiate che di tutti gli onesti qui dentro io non mi fiderei di lasciare loro nemmeno i lacci delle mie scarpe. Sappiate che per quanto tutti piangano miseria, non ho più di loro se non la dignità. Se vi servono sostentamenti, mio Sire, temo di averla sopravvalutata, ma son disposta a mettere le mie briciole. Non son figlia della cupidigia né mi prono a subire l'arroganza o la saccenza e men che tutto la cattiva ignoranza.
 Ho fatto io, Sire, ma che si sappia : Voi mi chiedete di cambiar natura e se quello che io sono, qui non basta, o non per ora, conoscerete Abhimana."


Fuko Nyorai soffia nel mio cuore e riempi la mia mente