lunedì 6 aprile 2009

...è terribile il senso d'impotenza che assale quando la terra trema. L'ho avvertito alle 22.22, bloccata, con le dita sulla tastiera, il pc sulle ginocchia che dondolavano, un attimo per sperare d'avere un calo di pressione, un attimo per chiedere conferma della paura, un attimo per vedere le grucce dondolare sul bastone...I miei figli...il respiro si blocca in gola .........................................................è finito, Dio mio è finito...A posto, ci siamo salvati anche questa volta; non è stato come l'ultima : le porte sbattevano, il letto scricchiolava, panico e grida per chiamare i bambini, scioccamente coprirli coi cuscini per portarli sotto i tramezzi delle porte...non ci saremmo salvati, da così in alto non ci saremmo salvati...Ed è finito.....Non ho pensato che potesse arrivare altrove, non l'ho proprio pensato fino a questa mattina....E la paura negli occhi degli altri dà lo stesso dolore....

5 commenti:

  1. mi conforto con le tue parole.. in un abbraccio sincero..ritorna la primavera.

    un saluto che allontani la paura
    Ciao Silvia.

    Maurizio

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  2. hai sentito anche tu? stai meglio?
    io sono senza parole e scioccato, per fortuna la casa in abruzzo di mio padre forse non ne ha risentito molto, dobbiano vedere gli interni.
    Ma su tutti proprio i bambini sono queli che sono morti di più, è terrificante. Chissà che faranno quelle migliaia di persone, c'è un mio amico che è ha vissuto il terremoto del molise, ancora vive in un prefabbricato, lo stato anora deve dargli i solde per riparare la casa. Chissà come faranno questi, non potrfanno aiutarli tutti

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  3. Capisco le tue paure e l'angoscia.. che ho provato io bambino in occasione del terremoto in Friuli... non c'è nulla di peggio... terrificante.. penso ci sentiamo tutti molto vicini a quella povera gente, il pensiero va a loro. Se solo si potesse dare un po di conforto..

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  4. Grazie Silvia... oggi solo Ciao!
    ti abbraccio
    Saba

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  5. Per tutta la notte ho individuato con gli occhi della mente quali erano i posti più sicuri sotto i quali rifugiarsi. Ho calcolato nei minimi dettagli le modifiche strutturali apportate nel tempo alla mia casa e a quelle dei piani sottostanti.
    La paura non era per me, era per i miei cuccioli.
    Prima scossa, mio marito mi da una botta al braccio, saltiamo contemporaneamente per terra. Lui prende Valentino avvolto nella coperta, io strappo Bianca dal letto e ci dirigiamo sotto il trave della casa. Terzo piano, stessa impotenza di non poter scendere le scale, di arrivare alla porta, girare le chiavi e togliere il chiavistello. Troppo tempo, troppo tardi.
    Adagio i bimbi a terra. Percorro il corridoio e apro la porta e tolgo il chiavistello in caso ... e ritorno dai miei bimbi. Mi siedo per terra con loro.
    Ci guardiamo e non sappiamo se andare in strada, se restare, cosa accadrà ancora.
    Mi guarda e mi dice: "Casa è forte, reggerà ancora. Lo ha sempre fatto. Stai tranquilla" e mi accarezza dolcemente. Guardo i miei cuccioli.
    Un solo pensiero mi viene in mente.
    "Signore - Benchè io non creda - l'unico piacere che ti chiedo. Non farmi sopravvivere a loro ..." Li abbraccio e chiudo gli occhi.

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