martedì 6 novembre 2012

30 ottobre

... m'ha chiamata
dopo 11 mesi ..
come se nulla avesse interrotto il nostro discorso :
" auguri, auguri, auguri, auguri, auguri !!!!"
per poi tornare nelle confidenze con una semplicità disarmante ...

M.: " ognuno ha il suo tempo"
laconica.E' un modo per rimanere fuori dalle implicazioni emotive ; capisco!

rimarrò in silenzio, non ti cercherò, ma so che ci sarò quando ritornerai e lo sai anche tu ... 

se vuoi risposte, comincia a fare domande

lunedì 29 ottobre 2012

... nel tempo ...


clok...
...clok
clok...
clok
... è nel rumore che stilla la goccia, 
presenza differente in armonia col vento, i guizzi di una Koi che si rifiata
un grillo, un battito di ali, il passo sopra il ponte, un gracidio interrotto,
il frusciare di una  porta che si apre, il dondolio di canne appese, il cielo che si muove, l'humus che richiamai ricordi ...

clok ...
... clok
clok ...
clok 
... 
attimi
scanditi
di costanza garbata
che posso 
scordare, presa
da un tempo
diverso
al quale
non sono
assuefatta ...

io rimango in ascolto col cuore
di un cuore,
che batte e scandisce il suo viaggio
clok ...
... clok
clok...
clok

martedì 9 ottobre 2012

... !!! ....


.c'era un cielo tiepido, brumoso, fitto da sapere di coperta, quella dei giorni pigri e coraggiosi, 
che m'acciambello sul divano a tocciar le dita nel passato almeno per sentire che sapore ha ... 

sarà che è Ottobre e poi arriva un altro compleanno,
sarà che in punta di lingua ho pronta una risposta,

così, mentre mi pioveva addosso la doccia calda e il sapone, m'è scivolato il pensiero a quella festa, a quel parcheggio, ad uno sguardo di circospezione che non avevo inteso e che quel giorno divenne il mio,
'che il Tempo mi è amico quanto la Volontà ...
e torno a ridere dello scroscio di ciabatte sopra il marmo : eco infausto dei timori del mio cuore !!!
E rido ancora di tutto il mio imbarazzo, della goffaggine che mi assilla nel dover mentire: non son capace e vivo meglio, assai meglio, così !!! LOVE

ah, p.s. : io c'ero, anche questa volta ! 

martedì 11 settembre 2012

...coincidenze, le chiamano così ... !




'che non sanno quale seme sta nelle parole, né quale amore sta nel tempo dell'attesa, né dell'attenzione, nella perizia del coglier l'occasione guidati dall'istinto con quel lume di ragione che si può tenere a bada fidandosi si sé ...










Arqual - E' il corpo della donna che mi muove, sono la sua carne, ma non le conviene. Ancora teme, ma è più nel suo pensiero, in quello che ha creato intorno al resto, quell'immagine di idillio che la frena dal sopportare la sua volontà : me. Ma io ci sono e son più viva in questa bolgia di bestie mascherate di ragione e dove punto gli occhi, vedo e sento e Lei sorride ... Fiuto l'aria, mi tiene a bada con la sua mano saggia sulla spalla mentre mi rammenta ciò che ha creduto ed ora è pronta a vedere quel che veramente è.
Finge sorpresa, evita il contatto, sorride arretra, ma già ci sono io in Lei e siamo a caccia insieme di quella che è la verità. Eccola, mi ha vista, ha sussultato, quindi mi conosce ! Volta il suo muso e cerca protezione nel gregario : l'ho già sottomesso -" non puoi chiedere scampo a lui !" che allarga gli occhi, non può credere d'avermi vista e non può credere quanto sappia mettere in difficoltà il suo capo branco, lui oltre che lei !
Ora che ci muoviamo insieme, le vien da ridere, si mostra : quanto mi piace il suo gioco ingenuo, non ha furbizia, è compiaciuta di quel che fa, ha la malizia di una donna nuda che sa cosa vuol dir pudore !
Ancora arretra, frappone chi la ama al suo dolore, che ora sa di nulla e usa parole come un manto per nascondere che quel che ha può essere travolto come briciole di roccia, se solo la mia donna, che è Acqua, si concedesse d'esser rivolo !
Ride, mentre io provo ancora per accertarmi quanto sia forte il mio potere fendendo gli occhi di chi Lei ha temuto e, nei pensieri, osannato fino ad oggi : " hai visto ? nemmeno le hai rivolto la parola e si contorce nella sua paura ! Sa di essere indifesa e cercherà conforto alla fonte del dolore ... sostegni d'aria in un mondo piatto ..." ma già Lei sì è voltata, e saluta distrattamente con l'accenno di una mano: " ( è tempo perso !!! ) Andiamo ! Vediamo là che c'è !! " ....

venerdì 7 settembre 2012

... non paga solo la Domenica !

Esco, per forza, per far contenti i miei figli, per non sentirmi in colpa per non esserci, per sentirmi meglio. Vivo qui, qui dentro, dove non ci sono confronti, dove il mondo arriva di sguincio, dove il contatto è virtuale, senza complicazioni, dove posso sparire senza avvisare, non farmi sentire, non parlare, alienarmi ...
... poi esco, e le vedo, le gambe abbronzate, i sandali ai piedi, le spalle scoperte, gli occhi luminosi, i sorrisi, le risate e mi chiedo dove io sia finita, dove sia il mio coraggio, dove la passione, l'entusiasmo, la vitalità e non è invidia, credo sia il piacere di vedere che il mondo gira e io posso guardarlo da dentro sorpresa di provare struggimento, senza voler essere toccata ... proteggo la mia empatia, non ho voglia di vita, sono ferita, delusa, umiliata e non ho la forza, non l'ho più per curarmi con le mie parole e quelle degli altri sono stagni inermi, inerti, ambizioni di flutti come code di carpe che crepano la superficie per trovare rimedio alla loro asfissia, o la mia.
Amo qual che raccontano di loro, al contrario di quel che vorrebbero da me, ci credo, li vedo, li sento e m'avventuro con gli occhi sinceri, ingenui, fiduciosi e attenti di un bambino che ascolta rapito la voce dell'anima di qualcuno che non teme, ed è così, fino alla fine se, nonostante tutto, tutto, rimane sincero: un viaggio di andata e ritorno perché ormai non lego più la mia vita a nessuno, non lascio strascichi, non trattengo nulla ... ma, ma, se solo avverto l'intento di qualcosa che va oltre il racconto, un motivo, un ombra, il cigolio di una discrepanza dal ludico bisogno di dir di sé, ecco comparire la mia distanza come un vetro spesso quanto questa diventa, ad ogni colpo di falso : una crepa ... lo vedrai, se vorrai, negli occhi miei che si spengono di luce e se non capirai, lo vedrai, se vorrai, 'che non ti guarderò più e mi vedrai, e dovrai, come statua di sale e sangue, specchio di ogni bassezza che hai avuto l'ardire di fare a mie spese ... preferisco il silenzio, il niente, 'ché ogni tuo gesto, ora, ogni tua parola, ogni cercare di me un sorriso non è più un dono, ma patetica elemosina, viscida moina, ennesima richiesta di ciò che non hai custodito, di ciò che hai sperperato, di ciò che hai sciupato ... mi rimane l'infinito ... rimango a guardare, sia mai ...!!!

lunedì 3 settembre 2012

...ogni volta !!!


 ...è feroce questa inquietudine, quando non so come tenerla a bada, quando non posso abbandonarmi all'ozio o buttarmi a capofitto in quello che devo, in quello che voglio, ne distrarre le mie mani fra i miei giochi ... leggo, leggo e non penso, non penso a me, ma tutto mi richiama mentre passo il tempo a nascondermi evitando il mio riflesso nello specchio, 'che non sono io quella che vive ora nel mio corpo ... sarà la pioggia o il tempo cupo o il libro che sto finendo a riempirmi di quell'angoscia cupa delle cose che già so e non ho tanta voglia di vedere o la mia voglia d'arrivarmi in fondo, almeno per non trovare scuse o per afferrarne Una, l'Unica che mi tiri fuori ...

.... incuneata nel silenzio mio, son come fiori e cielo chiaro il pensiero di un'amica, l'offerta di lavoro di un amico e di un curriculum che ho tenuto caro sperando proprio di passarlo a lui !!!

... ricomincia così la mia Vita ... ogni volta !!!!

giovedì 2 agosto 2012

... indefinito

... profumo d'alba
il sapor di crepuscolo ancora sulle labbra
di rifugio per sogni
di visciole polpose sbavate di miele
di gemme di sospiri, di umida rugiada
di artigli silenti che squarciano la carta
di resa quando il cielo appena rischiara
e nel silenzio che s'appresta finire
mi fermo
e sento
per quanto io ci creda, nemmeno questo giorno è per me
e racimolo ogni dolce pensiero
tra le carezze nuove che s'accoccolano ai miei capelli
in ogni parola mia nuova che sboccia sopra il tuo sorriso
non c'è pretesa
ed io mi somiglio un po' di più ...

martedì 24 luglio 2012

... a es, fino le ossa ...

... rimetto le mani nella matassa
afferro di forza l'ignobile nassa

allento, dissolvo
respiro, rammento


di rabbia m'assolvo
nel tempo,
di quiete, 
d'amore,
paziento

disfa, disfa, disfa rumenta
di ciò che mi ha tolto
per cento ne senta,

or che gli pare tutta discesa
s'impicchi col filo cui m'ha sospesa ...


lunedì 16 luglio 2012

... è già successo ...


... afferro nuvole, da sempre
e le stropiccio un pò per conservarle in ogni scatola che non so gettare
e se non basta,
riempirò i cassetti e poi ancora,
troverò spazio su ogni superficie che io senta mia
e se borbotterai saprò che ho valicato il limite,
se lo farai,
saprò che non mi sai,
'che afferro nuvole quando tutto è così vuoto da non restare lì a guardarle mentre il vento le modella come vuolecome vorrei che fossero le tue parole,
che come loro vivo il mutamento e senza me il vento non sa come raccontare tutte le sue storie, e c'è silenzio e quiete,  
e non si bea d'essere ammirato, per gli occhi miei e poi il mondo,
e non si crogiola d'esser quel che è,'che ora teme, 
e muta costretto in un nome che tutti sanno pronunciare, sorprendimi, chiuso in una boccetta dove un giorno vivevano perline, ... che scaravento contro il muro di tramonto rosso e mi inginocchio prendendo con le dita ad una un una e non mi importa d'esser trafitta da ogni scheggia, mi alzerò di nuovo e troverò altro posto per distrarre quel che il tuo limite può chiamare la mia confusione !

venerdì 13 luglio 2012

... e non lo puoi sentire ...


... La vedo tribolare nei suoi pensieri,  sento la voce che, vaga d'emozioni, chioccia, gorgoglia, stride poi  sorride e tace. Tutto trabocca e suona come onde e spuma.
Superficie di cristallo.
 Lei ha deciso senza Me : nessuno potrà permettersi d'immergere le mani fino ad impastarsi dell' anima Sua, nessuno mai saprà raggiungerla dove s'è nascosta.... Mentre io forzo i suoi pensieri e contino a riportarle immagini di quella felicità che non le apparterrà mai, che lei stessa ha sperato e previsto e detto nell'ultimo addio, l'Unica che ha desiderato per lui scorticandola dalla propria pelle, l'Unica speranza che l'avrebbe tenuta lontana : un'Amore più grande, che lo legasse per Sempre o che almeno accompagnasse a lungo la sua vita ... e L'ho portata a sentire il suo sorriso, oltre il nostro giardino ...
Frantumo ogni Tua illusione.
Non puoi mentirmi, non puoi mentire a me, a te ... La gola brucia, il cuore bastardo Le soffoca il petto, solo io posso trovarla nel grembo scuro e caldo dove si rifugia, 'chè nessuno veda il suo viso straziato di lacrime e dolore greve e soffocato, è così dolce il sapore della Fine, quando sopravvivere è quello che resta ....