venerdì 8 luglio 2011

...del senno del poi ...


... mio padre, quell'altro, quello che, nonostante tutto, mia madre mi ha insegnato a non odiare, era tronfio mentre proclamava le sue perle di saggezza (!) e nel raccontarmi le sue scappatelle. Gli era rimasta dentro, da qualche parte, mia madre ; colta presto e cresciuta come pareva a lui, lei domita, innamorata, quieta e fiera rispondeva perfettamente al bisogno del suo ego ... quasi ... perché poi arrivai io e tutte le illusioni si frantumarono miseramente, come era misero e codardo lui.
Non si regge da solo l'Amore e si è aggrappata a me.
E lui non c'era, ma ci fu mio Padre.
Chiedevo il perché, chiedevo perché tutto ciò che ero, era diverso da tutto ciò che conoscevo e la risposta arrivava come un'illuminazione " tu sei la figlia dell'Amore " e in quei sorrisi che nascondevano uno scrigno pieno di segreti, io mi acquietavo e baldanzosa mi presentavo al mondo ...così ho un debole per la Verità e quando i suoi tempi sono troppo lunghi per i miei, so sempre come andarle incontro ...
" la figlia dell'Amore, sì, .... e nonostante tutto, ci credo !"

4 commenti:

  1. non c'è nulla da aggiungere
    appena ho iniziato a leggerla ho sentito un pugno nello stomaco che mi ha accompagnato fino all'ultima parola...

    fredda e calda
    arresa e speranzosa
    ...che dire?!...bella.

    un saluto

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  2. e certo che ci devi credere! Una che scrive cosi non può non esserlo!

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  3. ciao ancora Silvietta,
    certo che sei figlia dell'amore, si vede :-) e si sente.
    un altro abbraccio Si...

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  4. "così ho un debole per la Verità e quando i suoi tempi sono troppo lunghi per i miei, so sempre come andarle incontro ..."

    bello scritto...serene ore silvia..
    Dandelìon

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