
... ha vacillato la mia serenità
fagocitando tutto il garbo ;
risposte spicce di una terribile coerenza:
nero, nero
bianco, bianco
muri di vetro innalzati a tener fuori di me ogni sterile possibilità,
specchio di parole
rifrazioni del fastidio per pensieri sciocchi
sdegno verso enunciazioni di vuoto
Rimetto
prendendo le distanze dalla vacuità
... eppure, non è spenta la speranza,
l'idea del sorriso che si apre al mondo,
lo sento protetto in me
pronto a mostrarsi al primo germe di qualcosa di buono.
Sono solo meno propensa a lasciarmi attraversare,
a lasciarmi invadere,
a permettere di valicare i morbidi limiti ...
Non so se è una transizione, so che da qui mi guardo com'ero
accogliente, possibilista,
positiva tangibile ed eterea ed ora
ora
sono lo stesso me
in un eremo che mi permette di prendere le distanze dalla vita che amavo.
Non ho paura di questa solitudine,
traccia solo nuovi confini per gli altri ... nuove parole per la Verità ...
per lo meno. lo merito !
Ho ancora voglia di vento che mi scuota,
che mi rianimi e mi riempa
da non lasciarmi quasi respirare ...
... so che tornerà nella mia vita
trovando spazio tra le fessure dei miei argini ...
... sarò prudente ed abbastanza pronta a rinnovare la mia Vita ...