venerdì 19 luglio 2013

... 5 minuti ...


... una volta bandito dal mio regno, si può solo chiedere permesso
a voce grata e nuda, per un tempo che mi consenta di crederti ...
... rimarrai ospite per tutta la vita se non troverò in te parte di me,
di quella che ero,
ci ciò che ero con te,
di ciò che ha fatto Noi,
di un domani ...

Perdono, lasciando oltre le spalle il passato, come sale caduto,
nessun rimpianto,
nessun rimorso:
faccio quello che credo
e le parole mi cambiano
e imparo
e ascolto
e la mia pelle sa che ovunque vada c'è un orizzonte che voglio guardare con occhi rapiti ...

Amo con fiducia e ragionevole dubbio,
ponendo per vero quel che dici
come ad attendere germogli di drupe che ti ho visto seminare ....

... ma non dimentico,
e se succede è solo perché puoi darmi di più di quel che m'hai tolto ....


martedì 9 luglio 2013

... ed era il giorno .


... ed è leggero il tempo che mi viene regalato
leggero come un abbraccio che non vincola
come la voce di chi è innamorato
come un pensiero che carezza le ferite ...
... in un mondo che evoca la natura dell'uomo saggio
mi spoglio di ogni orpello e sono
pronta
per ricevere quello che mi spetta
quello che da tempo attendo : una conferma.
Abbandono la mia tana delle sicurezze ormai in preda al caos che mi porto dietro,
mi spoglio di un inutile vanità che ho mostrato per appartenenza e sono
pronta ad accogliere il presagio
...
chiudo gli occhi mentre le mie dita sfiorano la ruota:
" sia quel che sia, sia quel che è, oggi per domani "
gira molto di più di quello che ho pensato e torna dove tutto comincia.
Mi risveglio bramosa di risposte su un viso che mi sorride stupefatto !
...
" Tutto ritorna all'inizio ! A pochi è concesso questo tempo !
Ottimo, si chiude un ciclo che è stato pieno ed anche doloroso e se ne riapre un altro alquanto prospero !"

Mi guarda con occhi ammirati e indaga se nel mistero io possa far buon uso di questo dono.
" Condivisione " ha il sapore che ricordo e  lo allaccia a " Generosità": somiglia, nei meandri del mio cuore al suono che ha " Famiglia ",  e mi nutre, mi fa sentire in pace, mi rende grata: vista.

Il resto delle sue parole diventa lieve, so che rimarranno in qualche parte di me e che chi m'accompagna le sta ascoltando, per ricordarmele quando ne sentirò il bisogno. La mia mente è già altrove, in un presente che ha il sapore di regalo. Davanti a me un mondo che sussurra infinite opportunità e il suono di una " W " come  riverbero intenso dell'anima ....

...  bandiera che sancisca con orgoglio libertà d'appartenenza, di un regno che somiglia a me ...

giovedì 27 giugno 2013

... passa ...


arduo e aspro come il silenzio che ci tiriamo addosso,
l'ancora mia salda nell'abisso
un mare fermo, muto di vento buono
ripenso a Ida, al nostro tempo di parole
a quello che ho taciuto per poter andare via
e penso alle mie ali sparse in ogni dove,
come amore per traverso,
stimoli di sogno in uno scrigno di riflessi ...

e nell'attesa
sbrilluccicano faville d'estro che mi riportano il sorriso ...

domenica 9 giugno 2013

... fottiti !

... come a ripulir la bocca dal sapore acre
un bolo di veleno che è rimasto in fondo
e parlo, comparendo il tempo di un'insinuazione
azione che s'insinua tra le tue certezze
disturbo di frequenza come un lampo che distolga l'attenzione
tensione di un pensiero che in se stesso s'avviluppa
un loop di noia che rende il mio lavoro assai sprecato ...
domandi per evadere il mio peso
di questioni che manco t'interessa
non è di me che voglio dirti cose
che il parer tuo somiglia tanto al nulla
proporzionale inverso alla tua furbizia
e poi ci credi, e ti spaventa sapere quanto è vero quel che ho detto
mentre so bene che tutto 'sto ragionare
è d' uopo a propaganda per esser perdonato ...
comunque, amico mio
fottiti !!!


mercoledì 5 giugno 2013

... fade in ... tango


... poltrone rosse in questo teatro in penombra,
il palco si riempie e si svuota secondo la vita,
mi sposto,
ascolto
seguendo per istinto curioso
un guizzo, un gesto, un tono, una parola, un silenzio che mi distraggano dalla consuetudine, da quel che già so ...
E guardo.
E sento.
e m'accorgo di chi si ostina a seguire un copione consunto, di chi vende per vero quel che vero quel che non è, di chi è mosso da ragioni alle quali non crede, di chi è in cerca di nuove parole che lo rendano libero, di chi cerca se stesso negli occhi di altri, di chi nei silenzi trova spazio per sè, di chi dà le spalle in attesa d'esser chiamato, di chi resta nascosto con le mani che temano e la voce che non riesce ad uscire, di chi cerca alleati, di chi per convincere se stesso ha bisogno di convincere te ...

s'alzano piano le note di un tango, stavo solo attendendo un cenno
...
credi non sappia come ti muovi e rimani sorpreso dei mie passi che seguono i tuoi
...
variazioni che sospendono il respiro, giusto il tempo di far vacillare la certezza
...
e il mio passo s'avvinghia al tuo
un attimo
...
il tempo giusto per sentire l' armonia del nostro respiro
...
rinsaldi la mia mano nella tua,
stringi i miei fianchi  quanto la certezza che non t'appartenga
...
assaggio così ogni tua insicurezza e decido ...
...
... poltrone rosse in questo teatro in penombra,
amato silenzio,
liberato da ogni parvenza,
m'accoccolo nel respiro di un pensiero:
l'anima soave e profonda muta restando sè.

martedì 21 maggio 2013

... resta lì fuori ...


... adoro tutti i miei " non importa "
una lieve scrollata di spalle,
le labbra che abbozzano un sorriso
le sopracciglia che s'inarcano
le gote che si riempiono
e dentro
dentro, l'ultimo sguardo a pensieri appassiti
e l'attesa distratta che diventino concime per nutrirne altri, con più cura con più attenzione ...
come piace a me !

lunedì 20 maggio 2013

... riverbero ...

... cosa tu voglia vedere di me
te lo mostro e dimostro che quel che tu vedi è parte di te
assaporo quello che tu mi consenti e si insinua nei sensi
m'insegna qualcosa che ho
come un seme disperso nel vento che si posa e riposa di vivida terra
mi è natura accudire un pensiero e nutrirlo di me
che io possa esser polpa che profana tegumenti
e profusa di nuova forza risorga in tensione di un nuovo risveglio
...
quel che non sai è quel che non vedi
prendendo per vero solo quello che vuoi ...
...
fino a che mi somiglia.

mercoledì 15 maggio 2013

sarebbero 88 ...

... " vado da papà !"
Era solo un annuncio, non un invito, ma mamma ha voluto aggregarsi. Più che per sé, credo per non lasciarmi sola o forse, per il suo senso del Dovere, quella commistione di intenti che la portano a fare quello che crede giusto e che magari pesa sulla coscienza, ma deve essere fatto : " Vengo con te !"
Ho abbozzato un " se non ti scoccia aspettare mentre scrivo ?! " aggirato da " beh, mi metterò a cercare quadrifogli ". Sì, va be', c'è del surreale in famiglia; mi chiedo quanti altri possano pensare d'andare a cercare quadrifogli in un cimitero .... ! Poi, ci ha pensato, me l'ha chiesto se per caso non volessi andar da sola e ormai non me la sentivo più di dirle che me l'ero proprio pensata così ...
Tappa da Dino che ha le paste migliori e ci scappa sempre di criticare il servizio !!! Mamma parla, parla parecchio anche di cose che già so e che mi ha già detto su questa strada. Porto pazienza, sarò pure io così, un giorno, forse, e vorrei dirle che me ne andrò con un infarto e che non è vero che non è doloroso ... ma mi limito a raccontarle della premonizione dell'incidente di Valerio, almeno combatterà un po' tra scetticismo e amore materno ... E' che non sono io, oggi, con mia madre di fianco che non lascia spazio al mio sentire. Non mi affido a me, non lascio che la memoria mi guidi e abbandono la mia fiducia per la sua ... sbagliando strada secondo le sue indicazioni. che mi fanno brontolare e poi decidere d'impulso. Un moto di ribellione e vengo attratta da un edificio chiuso da tempo. Chiama il mio nome. Mi ricorda qualcuno, qualcuno che ama strutture fatiscenti, e vorrei parlarne, ma il richiamo è intenso, come a voler mostrami qualcosa che mi appartiene, che dev'essere condiviso. Lascio la strada per lo sterrato davanti all'edificio, scendo, voglio fare delle foto. Mamma non scende e mentre aggiro l'auto mi dice : " Era qui che tuo padre veniva a scaricare le barbabietole, c'erano file interminabili di tir, un tempo!" E' lo stabilimento dell' Eridania !!!! Sorrido e scatto e vorrei avere più spazio nella memoria del telefono e vorrei essere da sola per scavalcare il cancello ... c'è un adesivo su una porta verde " Chi mangia è coinvolto nell'agricoltura !" continuo a sorridere, ogni cosa mi sa di mio padre, della sua filosofia di vita per la quale avrebbe approvato ogni mia utopia " l'importante è che tu faccia ciò che ti fa stare bene ". Torno in macchina, convinta di fare a modo mio, ignoro i suggerimenti di mia madre a costo di fare un giro bagiano e passare per il centro ... " è per di qua, lo so" e vorrei dire lo sento. M'infilo in una strada senza indicazioni e sono certa anche se sembra portarci in una trattoria .... " eccoci !"
Superiamo il gabbiotto e sempre mi stupisco di quanto è bello questo cimitero, sa di pace ( ok, eterna, ma non così ! Sa di movimento, di vita, di giardino di cui qualcuno si prende cura ), supero la chiesa che non sembra una chiesa e svolto a sinistra. Mia madre mi precede. Sono agitata. Dov'è ? E' in alto lo so, ma arrivata a metà con mia madre che passeggia guardando le foto mi disturba. Dov'è ? Mi sento una bambina smarrita, torno indietro, poi avanti, giro l'angolo e non ho più riferimenti. Mi sento abbandonata, smarrita, dimenticata per una distrazione ... C'ero venuta, la prima volta e l'avevo trovato subito, come per richiamo, come ogni miracolo che può essere chiamato Amore ...
A passi svelti vado dalla signora bionda che si occupa del cimitero e chiedo : " Non trovo papà, so dov'era  ma non lo trovo più"
Sorride teneramente:" Non si preoccupi signora, ora lo troviamo"
"si chiama Loredano Gualandi ed è morto nel 2008" e mentre appoggio borsa, libro, telefono, chiavi sulla poltrona rosso stinto sussurro " ... " non è morto nel 2008, nel duemilaotto ho scritto di nuovo per lui, quando sono venuta qui, ma sono confusa"
Lei già scartabella l'archivio, non mi ha sentita, mentre mi dice che questo nome non le è nuovo .
" E' in alto, a meno che non l'abbiamo ... spostato. " E' certa di no, certi loculi restano tali per 99 anni.
La informo che probabilmente mi sono sbagliata, che l'anno non è quello, ma non riesco a pensare. Mi esce un " l'ho saputo dopo tre anni che non c'era più, non mi hanno avvisato". Mi guarda stupita e mi chiede : " suo padre? Ma bravi!" Giustifico tutte le vite, tutte le azioni :" era il mio papà putativo è rimasto con me fino che avevo sedici anni " e gli occhi mi si riempiono di lacrime, non posso trattenermi. Chiama una collega e in un minuto tutto si risolve. Ringrazio anche io la collega al telefono e mentre glielo comunica sorride. Vuole accompagnarmi e ci avviamo da dove ero venuta .... stessa svolta, stesso corridoio, mi ero solo fermata prima,perchè mia madre era già di fronte e non lo aveva visto .... Mi lascia lì. Guardo papà e sorriderei se il magone non mi stringesse la gola. Mi siedo sulla collinetta : " Papà, mi ero persa !".
Non ho più voglia di scrivere, s'è persa la magia, la magia dell'incontro. Chiamo mia madre, sento il suo cellulare che suona e la sua voce in stereo tra l'orecchio e in etere (!) " Ma', sono qui " come se fosse ovvio il dove sono. Mi risponde e continua a tenere il telefono all'orecchio mentre sbuca dalla collina, con gli occhiali inforcati per guardare le foto (!) ... " era qui, dovevo solo fare un passo in più "
Era qui e presa dalla mia, di vita, mi son persa la sua ..... per non aver fatto un passo in più.
" Ho bisogno di un abbraccio" e già lo sta facendo, poi sbaglia : mi sfiora la pelle sotto la canotta e mi allontano come se tutto fosse già a postofinitostobene.
 Ho bisogno di un abbraccio, un abbraccio che mi stringa le spalle, che mi tenga ferma l'anima, che non mi faccia venire voglia di fuggire, che lasci uscire i pensieri senza bisogno di guardarti in faccia  o che me li faccia tenere dentro perchè lo sento che mi hai capita ... un abbraccio per me, dove dentro c'è tutto l'amore che ricordo, che mi ha nutrita, anche se fosse idealizzato, anche se è miope agli occhi degli altri, "anche se" e non mi importa, è mio ed è parte di me, una parte che sa di selvatico, di indomito, di giullare e di geniale, di generoso ed anche un po' egoista, di leggerezza e di abisso, del sorriso che ridimensiona tutto e di domani e di va bene ....
" Dai , mà, andiamo, che Fede ci aspetta .... "
... e si ferma per farmi guardare le foto " Guarda che belle ! sono dei primi del novecento !"
Sorrido e penso che va bene, è andata così !!!! .... mi rimane un gran vuoto, dovrò ritornare .....

giovedì 9 maggio 2013

... c'è un tempo ...


... c'è un tempo, quello che segue ogni battaglia:
un tempo che batte in modo diverso da come si è abituati a sentire, diverso da quel che si vuole, diverso da quello che il corpo o la voce sanno seguire o ripetere, per abitudine. E' un tempo che sbriciola ogni certezza, richiede coraggio, pazienza, attenzione, cura, fiducia. E tenacia. E' il tempo del richiamo dell'anima ed è un tempo pieno di Vita ...

Arqual è il nome inciso con furia sui tronchi al limitare del bosco e ancora il vento lo sussurra tra le foglie.
Non ero sola, non lo sono mai stata e sento ancora lo sguardo colmo di bene che arriva dall'altro crinale, dalle cime degli alberi, tra le fronde, ai bordi del bosco, dal cuore del branco; sponda di ogni pensiero, guida per ritrovare il coraggio, solida presenza e libertà.
Il segreto di un nome sta nel pronunciarlo intriso del proprio significato ... ad alcuni sarà concesso per sempre.

Affacciata ad un destino che ho scoperto non appartenermi, ogni senso della mia lotta m'è sembrato vuoto.
Lanciarmi nel Marvel e allontanarmi di corsa dall'oblio di un mondo senza orizzonte, è l'ultima cosa che ricordo, l'ultima che rendesse integro quel nome, l'ultima, prima che si frantumasse e la terra l'accogliesse in sé e le nubi ne assorbissero il suono e l'aria ne confondesse l'Eco .... per non essere più pronunciato. Credevo...


...

sabato 4 maggio 2013

...per " quello che ti è dato sapere " ...


...strano modo di limitare il pensiero: " dato " ?
... quindi c'è altro !
quindi c'è il modo, o forse il ruolo ... 
recitare:
abbandonare la propria coscienza per divenire
qualcos'altro,
poi,
non è detto che risponda a qualcosa che t' assomiglia,
e per quel che mi riguarda, 
va bene,
ma finirò, sempre, per arrivare a mostrarmi per come sono .
Vedi perché comprendo chi non s'abbassa agli schemi ?
sovrastrutture che comprimono l'anima ...
... e cerco quelle, anche,
per far la mia parte in questa Vita inzaccherata:
 mi sporco !
... voglio scoprirle,capirle, carpirle, 
renderle vuote
e riempirle di altro,
di me
e continuare...
... a modo mio  !!!

... niente di nuovo, 
...
escludendo noi due !!!!

...