martedì 4 ottobre 2011

... fino a quando ...

...  m'è scivolata di dosso la dolcezza
slacciata dalla continua indifferenza dei miei desideri
dei miei bisogni ...
... ogni gesto arriva sulla mia carne cruda come una profanazione e mi odio, ti odio per la tua indifferenza, per la mia incapacità di farti comprendere quello che sento, rinchiusa nell'immagine che hai di me, compressa nei doveri che mi hai assegnato e che devo assolvere nella modalità che intendi ...  subire i tuoi bisogni, accontentarmi delle tue briciole, comprendere i tuoi pensieri silenziosi, ascoltare le tue immutevoli frustrazioni,dare per certo d'essere importante ... e non mi basto, non mi basta essere la tana umida che contiene le tue frustrazioni, non mi basta essere eco delle tue lamentele, non mi basta d'essere rassicurante presenza cui volgi lo sguardo quando ti senti smarrito, non mi basta essere una formalità, una consuetudine, non mi basta ... non mi basta più niente se non mi sento ... non ho più un corpo per quanto umiliato lo stesso mio pensiero ... è come annaspare così vicina al vortice ... sono semplicemente stanca, stanca di non trovare il modo di smaltire il veleno che ho scelto di sorbire ...



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